La banda di Casto cerca nuove leve. Forze fresche da assoldare grazie un progetto specifico: «Stai a scuola... e in banda», rivolto agli alunni di oggi e musicisti di domani.
IL CORPO MUSICALE autonomo di Casto ha origini lontane e nobili: nasce addirittura nella prima metà dell’Ottocento. Da allora la banda ha spesso raccontato e rappresentato in musica la sua gente. E sono rare le famiglie di Casto che tra le loro fila non hanno mai avuto in passato parenti suonatori. Ma esigenze diverse e tempi moderni fanno sì che oggi il sodalizio, pur con un organico di circa 40 elementi guidati dal maestro Ruggero Bosio, sia in difficoltà nel coprire tutti quanti gli strumenti.
«Per questo - spiega il presidente Federico Bianchi - abbiamo pensato a questo nuovo progetto educativo. Che è rivolto e coinvolge gli alunni della quarta elementare, che per un’ora il sabato raggiungono la scuola di musica del Comune per seguire le lezioni dei maestri di strumento della banda stessa: da Giorgio Bettinsoli alle percussioni a Sara Cucchi agli ottoni».
Una volta terminato l’anno scolastico, ci sarà il saggio finale nel quale si esibiranno di fronte ad amici e genitori. «L’obiettivo è di far scoprire ai più giovani il piacere di suonare. Starà solo a loro decidere poi se passare alla scuola di musica come nuovi musicanti della banda». Il progetto, coordinato dal maestro Dario Gravili (che è docente della scuola di musica ma è anche insegnante alla primaria di Casto) quest’anno è iniziato a marzo e si concluderà a giugno.
Ovviamente lo sguardo è però rivolto al futuro: «Per il prossimo anno - spiega Bianchi - inizieremo da settembre per l’intero anno scolastico. E coinvolgeremo più classi». Obiettivo ultimo dell’iniziativa? «Come in passato, tornare ad avere ogni anno un gruppo di 8-10 elementi nuovi da inserire in banda, a coprire le defezioni date dai mutati interessi, dall’allontanarsi da casa causa matrimonio o nuovo lavoro, dal diventare mamme e dai casi che fanno parte della vita».M.PAS.