Anziano e multietnico: il paese cambia

di Claudio Cazzago
Nuvolera cambia volto
Nuvolera cambia volto
Nuvolera cambia volto
Nuvolera cambia volto

Un paese vivo anche se in media più anziano, con le fasce più giovani e quelle più vecchie in crescita ma comunque in movimento demografico, con un costante aumento di immigrati stranieri e di cittadinanze italiane concesse agli stessi: questo dicono i dati sulla struttura della popolazione di Nuvolera. Alla fine del 2017 gli abitanti totali sono risultati 4.732, con un incremento in un quindicennio pari a 1.041 unità, quasi il 20% in più. Nuvolera ha visto moltiplicarsi negli ultimi decenni l’urbanizzazione del territorio, con la conseguente sottrazione di spazi verdi o agricoli e il sorgere di zone residenziali. Una tendenza che sembra ora essersi attenuata per effetto della crisi edilizia e del contenimento della cementificazione. Se tuttavia il dato assoluto è già di per sé notevole, se si va ad analizzare la consistenza delle varie fasce d’età le sorprese sono tante: nel 2002 la fascia della popolazione attiva, cioè dai 15 ai 64 anni, annoverava 511 individui, pari al 70,6% del totale, oggi tale porzione consta di 818 cittadini, il 66,3% dell’insieme. Se dunque il tronco centrale della piramide demografica si è assottigliato, la fascia dagli 0 ai 14 anni è di pari passo aumentata, passando dal 15,6% del 2002 al 16,4% di oggi. Stesso discorso, ma più accentuato, per il segmento dei più attempati, passati dal 13,8% del totale del 2002 al 17,3 del 2017. L’età media degli abitanti è dunque aumentata di quasi tre anni, passando dai 38,6 di tre lustri fa agli attuali 41,2. CONSISTENTE la presenza di stranieri: i non italiani sono più del 10% della popolazione, senza contare coloro i quali hanno ottenuto nel frattempo la cittadinanza e i richiedenti asilo (27). Quindici anni or sono gli stranieri erano 250, intorno al 7% del totale. La provenienza mostra al primo posto i rumeni (75), seguiti da albanesi e marocchini (73), indiani (37), ghanesi ed egiziani (33 ciascuno), pakistani (29) e ucraini (24, soprattutto badanti). Le nazionalità presenti sono ben 40. A sempre più stranieri è stata poi concessa la cittadinanza: in un decennio si è passati dalle 10 nuove cittadinanze del 2007 alle 45 del 2017. In tutto in due lustri sono diventati italiani 408 stranieri, il 9% dell’intera popolazione. Un dato interessante riguarda anche i matrimoni, in netto calo e sempre meno celebrati con rito religioso: nel 2007 si sposarono 27 coppie, nel 2017 appena 15 di cui 7 civilmente e 8 in chiesa. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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