Carnevale, l’allarme raddoppia

Un giro di vite sulle trasgressioni del  Carnevale di Bagolino
Un giro di vite sulle trasgressioni del Carnevale di Bagolino
Un giro di vite sulle trasgressioni del  Carnevale di Bagolino
Un giro di vite sulle trasgressioni del Carnevale di Bagolino

Non ci sono solo i tanti, troppi casi di ubriachezza al limite del pronto soccorso (e anche oltre): a rovinare la bellezza e l’unicità etnografica di uno dei carnevali più famosi delle Alpi provvedono anche, come incredibile «effetto collaterale», non poche gravidanze indesiderate. Succede a Bagolino, e i padroni di casa non ne possono più.

Il Carnevale si ripete uguale da centinaia d’anni, ma nell’ultimo quinquennio è stato minacciato dai comportamenti inaccettabili di tante persone, in larga parte minorenni. Giustamente insofferenti di fronte all’uso smodato di alcol e droghe che i giovanissimi fanno durante questa festa, alcuni residenti hanno dato vita all’associazione «Voci del Carnevale», che attraverso incontri e mobilitazioni ha cercato di sensibilizzare genitori e ragazzi in tutta la Valsabbia.

E proprio in uno di questi faccia a faccia è emerso un altro problema: l’anno scorso nei giorni di festa ben sei ragazzi sono stati ricoverati in coma etilico ma, fatto ancora più inquietante, l’assistente sociale del Comune ha parlato di alcune gravidanze indesiderate fra le minorenni del paese arrivate proprio dopo le follie del Carnevale.

Ben lontani dal conoscerne e apprezzarne storia e tradizione, molti giovanissimi raggiungono Bagolino con l’unico obiettivo di sfinirsi: bevono, usano stupefacenti e, appunto, hanno pure rapporti sessuali non protetti.

La capacità di tollerare però è finita, e per questa edizione (il clou è atteso proprio in queste ore) i controlli saranno intensificati: i carabinieri saranno supportati da pattuglie della polizia locale, con la presenza costante di quattro uomini che alternandosi vigileranno sugli eccessi. M.ROV.

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