Energia e ambiente: la Valsabbia fa scuola

di Massimo Pasinetti
Il parco fotovoltaico tra Paitone e Gavardo, in località Gusciana
Il parco fotovoltaico tra Paitone e Gavardo, in località Gusciana
Il parco fotovoltaico tra Paitone e Gavardo, in località Gusciana
Il parco fotovoltaico tra Paitone e Gavardo, in località Gusciana

I numeri parlano chiaro. Numeri lusinghieri e conti che tornano: spendendo meno di 130.000 euro in progetti preliminari, la Comunità Montana di Vallesabbia, tramite il suo braccio operativo, la società Saevs (Servizi Ambiente Energia Vallesabbia), ha portato ai Comuni valsabbini contributi per oltre 5 milioni di euro su un investimento di pari importo.

«IL LAVORO VERO - dice il presidente Giovanmaria Flocchini - lo ha svolto la nostra società Esco - acronimo di Energy Service Company - che, nata soltanto tre anni fa con un bilancio irrisorio, per ora si è occupata esclusivamente di energia. Ma adesso si dedicherà anche al comparto rifiuti e, nelle future intenzioni, anche alla filiera bosco-legno-energia e a quella del teleriscaldamento. Per questa seconda filiera siamo partner della Raffmetal di Malpaga: il merito principale è loro, ma siamo comunque parte del progetto». La Saevs, che è la prima società italiana di questo ad essere stata certificata a livello europeo, sta portando al territorio valsabbino cifre milionarie. «È nata - spiega l’amministratore delegato Valter Paoli - dall’esigenza di gestire in Valsabbia 19 impianti fotovoltaici della Comunità Montana che garantiscono 7 milioni di kw/ora: da Gusciana, nel gavardese, tra i più grandi siti d’Italia nel suo genere, agli altri 18 realizzati sui tetti di edifici pubblici».

«Ci siamo avvalsi - prosegue Francesca La Torre, energy manager della Comunità Montana - sia dei contributi dalla Regione che di quelli del Gse - il conto termico - statali, per l’efficientamento termico, per la coibentazione, per gli interventi su impianti e serramenti. E per i Comuni quasi non ci sono costi da sopportare». Gli interventi attuati da Esco? Dopo il primo sulla elementare di Casto, si è passati a quella di Capovalle, quindi a quella dell’infanzia di Anfo con il municipio. Poi le elementari di Pertica Bassa e quelle di Treviso Bresciano, il municipio di Lavenone e la palestra di Mura. Per questi sei Comuni, su un investimento di 1.270.962 di euro, il contributo regionale è stato del 90%, mentre il 10% residuo arriva dal Gse.

INTERVENTI poi a Odolo, Gavardo, Paitone, Pertica Alta e Vestone, dal costo complessivo per ora di soli 280.000 euro con contributo già assicurato di 118.000. Infine il Comune di Vobarno: qui il contributo è di 1.160.000 euro a fondo perduto e 1.546.000 a tasso zero da restituire in 10 anni, sui 3.866.113 di investimento per il settore energetico (ce ne sono altri 568.633 per il settore antisismico, ma questi sono fuori da questo tipo di contributo), e quindi la copertura è pari al 70%, a cui vanno aggiunti i soldi che deriveranno dal Gse.

In tutto i Comuni beneficiano di quasi 4 milioni di contributi regionali più 1.300.000 dal conto termico del Gse. La Saevs, che da fine 2016 è completamente «in house»,si occupa anche di formazione.

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