Lotta all’«azzardopatia»:
Valtrompia in prima linea

Un seminario anti-ludopatia
Un seminario anti-ludopatia
Un seminario anti-ludopatia
Un seminario anti-ludopatia

Le nuove normative per contrastare «l’azzardopatia» sono state al centro del seminario formativo comprensoriale promosso ieri dalla Polizia locale di Lumezzane. Il tema è complesso considerato che sono 90 i miliardi che ogni anno lo Stato incassa con slot machine e gratta e vinci. Ai Comuni però resta il duro compito di gestire le problematiche sociali che emergono in seguito a questo fenomeno che in molti descrivono come una nuova piaga sociale, da paragonare ad altri tipi di dipendenza. «La Valtrompia - ha affermato l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi presente all’incontro -, sono in prima linea nell'applicare la legge regionale contro il gioco d'azzardo patologico. E non mi riferisco solo al “coraggio“ di sanzionare chi detiene slot machine senza rispettare le regole delle distanze minime dai luoghi sensibili, ma anche nel portare avanti azioni di comunicazione e sensibilizzazione per i cittadini, a partire dalle scuole e dagli oratori». La sensibilità al problema della Valtrompia si specchia nel progetto «Slot off life on», presentato dalla Comunità montana e finanziato dalla Regione con 50 mila euro. La campagna ha coinvolto, tra gli altri, 18 Comuni, gli istituti superiori Primo Levi e Carlo Beretta e l'Agenzia formativa don Tedoldi. Sono stati organizzati circa 30 interventi di informazione e sensibilizzazione e azioni di formazione condotte nelle scuole. Inoltre, è stata effettuato il censimento delle slot sul territorio. La Regione ha appena finanziato un secondo bando da 2 milioni di euro per contrastare la ludopatia. M.BEN.

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