Muscoline, il futuro è «green»

di Alessandro Gatta
Alcuni dei cartelli piazzati lungo i percorsi attorno a MuscolineUna delle strade di campagna tracciate e ripulite: a breve sarà distribuita la mappa ufficiale dei percorsi
Alcuni dei cartelli piazzati lungo i percorsi attorno a MuscolineUna delle strade di campagna tracciate e ripulite: a breve sarà distribuita la mappa ufficiale dei percorsi
Alcuni dei cartelli piazzati lungo i percorsi attorno a MuscolineUna delle strade di campagna tracciate e ripulite: a breve sarà distribuita la mappa ufficiale dei percorsi
Alcuni dei cartelli piazzati lungo i percorsi attorno a MuscolineUna delle strade di campagna tracciate e ripulite: a breve sarà distribuita la mappa ufficiale dei percorsi

Da una parte si vede tutto il basso lago: da Manerba a Salò a Sirmione. Dall’altra invece le montagne, addirittura fino a Campiglio, la Valsabbia e la pianura che porta alla città. La rivincita del «green», a chilometro e a costo zero: la conclusione di un progetto durato un anno e mezzo e che sarà ufficialmente inaugurato la prossima primavera. Alla scoperta di Muscoline e delle sue numerosissime frazioni: tutte tranne una, all’appello manca solo Burago che è un po’ fuori mano, da percorrere in mezzo al verde di prati, boschi e colline, senza faticare troppo e soprattutto in tutta sicurezza. Nasce (e cresce) così Muscolinee, un progetto – spiega il sindaco Davide Comaglio – «di sviluppo turistico-rurale», e che strizza l’occhio «al turismo sostenibile, ai bed&breakfast di collina, ai prodotti del territorio, le passeggiate e la mountain bike».

FUNZIONA COSÌ: un grande anello di oltre 12 chilometri che abbraccia il paese, altri due anelli concentrici (più piccoli) uno dentro l’altro. E dai tre percorsi «ufficiali» ne possono nascere un’infinità: basta cambiare direzione, seguire un cartello piuttosto che un altro. Turismo sostenibile con percorsi componibili: Terzago, San Quirico, Longavina, Cabianco, e poi Moniga del Bosco e Morsone, due antichi sentieri recuperati ad hoc. Un paio di settimane fa i test sul campo, per verificare che non mancasse nulla: la strada si compone di 75 pali di castagno e 150 cartelli che indicano la retta via, dalle colline che guardano alla Valsabbia fino al lago Lucone di Polpenazze, dove tra l’altro passa anche la ciclabile.

A costo (quasi) zero: il Comune ha dovuto solo comprare i pali, perfino i cartelli sono stati regalati da una falegnameria. «A dire il vero non abbiamo creato nulla, perché le strade c’erano già, alcune di queste da secoli – conferma Salvatore Goffi, assessore all’ambiente – e la maggior parte già percorribili e consolidate. Noi le abbiamo ripulite e tracciate. E saranno sempre fruibili grazie al lavoro dei volontari».

Proprio da Goffi è partito tutto: un anno e mezzo fa si è messo in cammino e ha tracciato tutti i percorsi con il Gps. In mezzo alla grande bellezza della natura: «Chi abita qui magari non se ne rende nemmeno conto, ma abbiamo un patrimonio eccezionale. Boschi, vigneti, campi coltivati e quant’altro: siamo circondati dal verde». Un patrimonio percorribile: «Abbiamo scelto percorsi facili e sicuri, lontani da strade asfaltate e pericolose. Così potranno farli anche i bambini».

Il futuro: circa 4000 mappe che raccontano Muscolinee, a cui verranno aggiunti i punti d’interesse storico (come il santuario di San Quirico) e le attività del territorio, cantine o produttori. Da distribuire in paese, uno per famiglia e poi in municipio e nei locali pubblici, ma pure nei dintorni. Conto alla rovescia: in primavera la grande inaugurazione. Con un evento speciale: non una notte bianca, quanto piuttosto una «notte verde». Una passeggiata enogastronomica, di circa 5 chilometri.

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