Nasce l’Alta via dei Forti
La guerra sul lago d’Idro
raccontata dalle trincee

Il forte di Valledrane che si trova nel territorio di Treviso Bresciano
Il forte di Valledrane che si trova nel territorio di Treviso Bresciano
Il forte di Valledrane che si trova nel territorio di Treviso Bresciano
Il forte di Valledrane che si trova nel territorio di Treviso Bresciano

A spasso tra postazioni e trincee, seguendo le tracce della Grande Guerra. In Valsabbia nasce l’Alta via dei Forti, un percorso di 62 chilometri da completare in cinque giorni (tra i 10 e i 15 chilometri di cammino al giorno, per un totale di 4-5 ore quotidiane). Il progetto, partendo da un finanziamento messo a disposizione dalla Regione, è diventato realtà grazie alla stretta collaborazione tra le Comunità Montane di Vallesabbia e Parco Alto Garda Bresciano e il Comune di Tignale. Due le strutture difensive della Valsabbia al centro del trekking: il forte di Valledrane e quello di Cima d’Ora, realizzate dal Regio Esercito Italiano nei primi anni del ‘900. Della mappatura e della tracciatura si è occupato il gruppo storico «Forti del Garda» (www.fortidelgarda.it), che con Luca Zavanella e Luca Agosti da anni sta portando avanti il censimento di centinaia di punti di interesse tra Garda e Valsabbia. L’obiettivo è di creare poi un «museo diffuso» in una zona che fu teatro nel corso della Grande Guerra di pochi scontri armati (150 morti tra le fila italiane, la metà per malattia o incidente), ma che ospita molte fortificazioni costruite per prevenire un possibile attacco dell’Austria.

IL CONFRONTO tra i due ricercatori e la Comunità Montana valsabbina ha poi portato alla realizzazione del trekking «Alta via dei Forti». Un anello che gira attorno al lago d’Idro, che il Gruppo Sentieri Attrezzati e la sezione alpina Montesuello (gruppi di Idro, Capovalle, Anfo e Ponte Caffaro) si sono occupati di sistemare e pulire e del quale si prenderanno cura dopo aver già posizionato la segnaletica. Infine sono stati creati un’app per smartphone e un sito internet (www.traccegrandeguerra.eu, ancora in fase di allestimento). Lungo il percorso sono stati posizionati anche venti pannelli esplicativi e una serie di frecce nerazzurre che identificano il tracciato. Il tutto ha avuto un costo di circa 35.000 euro, per metà a carico della Comunità Montana e per l’altra metà della Regione. Per la Valsabbia e la zona dell’Eridio un altro fiore all’occhiello dopo la riapertura della Rocca d’Anfo.M.PAS.

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