Nuova isola ecologica:
i lavori pronti a partire

di Massimo Pasinetti
L’area destinata a ospitare la futura isola ecologica di Sabbio
L’area destinata a ospitare la futura isola ecologica di Sabbio
L’area destinata a ospitare la futura isola ecologica di Sabbio
L’area destinata a ospitare la futura isola ecologica di Sabbio

Un’isola ecologica da oltre 500.000 euro. Una piattaforma per la raccolta dei rifiuti alla quale faranno riferimento i comuni di Sabbio Chiese, sul cui territorio sarà realizzata la struttura, Barghe e Provaglio Valsabbia.

Il cantiere aprirà in località «Disa», che già da anni ospita un centro di raccolta. «La piattaforma di Disa è stata realizzata nel 2000 - spiega il sindaco di Sabbio Onorio Luscia - per affiancare quella di Cletem, l’altro punto di raccolta sul nostro territorio che non era più in grado di sostenere il peso delle necessità dell’intera popolazione e a oggi ormai non più attivo».

IL PROGETTO, che sarà finanziato con un anticipo dalla Comunità Montana Valsabbina, prevede poi un esborso del 65% della cifra da parte del Comune di Sabbio, mentre il restante 35% se lo suddivideranno tra loro il Comune di Provaglio Valsabbia, che pagherà il 15%, e quello di Barghe, che coprirà il 20% del totale. «Una suddivisione dei costi - prosegue Luscia - decisa in base al numero di abitanti dei tre territori: Sabbio conta quasi 4.000 residenti, Provaglio Valsabbia più di 900 e Barghe circa 1.200».

L’isola ecologica sarà costruita su un terreno di proprietà del Comune di Sabbio (non c’è quindi la spesa per l’acquisizione dell’area), in via Palina, dopo il centro commerciale «Le Vele» in direzione del Parco Fratta. Ha un’estensione di circa 2.000 metri quadrati (leggermente ampliata rispetto all’area prima occupata dal centro di raccolta). È prevista la presenza di un custode, per garantirne l’apertura cinque giorni a settimana. Il costo elevato (oltre mezzo milione di euro) è dovuto alla necessità di realizzare sul terreno anche dei collegamenti con i sottoservizi (acqua, energia elettrica, fognature) che al momento attuale ancora non ci sono. Un intervento che, nelle previsioni, non sarà solo costoso ma anche lungo. «Con la speranza di metterci comunque meno tempo, si ipotizza che la nuova isola ecologica possa essere pronta entro il primo gennaio del 2018, con un 2017 tutto dedicato al cantiere e ai lavori».

Suggerimenti