Per l’antico mulino
un futuro da spazio
pubblico e didattico

L’antico mulino di Gavardo sarà aperto al pubblico, in occasione di eventi e iniziative, per almeno altri 9 anni: potrà così essere ancora utilizzato dal Comune per «attività culturali, didattiche, sociali, ricreative, ambientali ed etnografiche».

È stata da poco rinnovata la convenzione con il Consorzio di Bonifica del Chiese, proprietario dello stabile e del vicino parco, con un comodato d’uso gratuito in cui l’utilizzatore finale sarà proprio il Comune. Il vecchio contratto era stato stipulato nel 2004, e poi scaduto nel 2013: nonostante la scadenza, fino a oggi il Comune (con il tacito consenso del Consorzio) ha comunque utilizzato gli immobili per «scopi istituzionali». Con il nuovo contratto non cambierà nulla: gli immobili - si legge nella bozza - dovranno essere utilizzati direttamente dal Comune o da un ente a questo direttamente collegato.

Comodato gratuito, ma con qualche obbligo: sarà infatti il Comune, «a propria cura e spesa», a provvedere alla manutenzione e alle «eventuali riparazioni».

UN RINNOVO tanto atteso, si legge nella delibera che sancisce l’accordo, «considerato il permanere dell’interesse pubblico all’utilizzo degli immobili in favore della comunità». Il mulino è a tutti gli effetti un pezzo importantissimo della storia del paese: sarebbe stato costruito più di 600 anni fa. Nel 2003 è stato ristrutturato proprio dal Consorzio, e da allora è stato protagonista di una nuova vita. Eventi, incontri didattici e tanto altro: su tutti spicca sicuramente il presepe vivente e i suoi oltre 2000 metri quadri di allestimenti. E proprio dagli Amici del Presepe Vivente, e in particolare da Carlo Pettini, era stata avanzata una bella proposta: rimettere in funzione il mulino, ricostruire una ruota funzionante con tutti gli ingranaggi, allestire una macina e riprodurre il lavoro di un tempo. Se ne parlava qualche mese fa: oggi, a convenzione rinnovata, forse il progetto potrebbe partire davvero.A.GAT.

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