Pozza avvelenata: Serle va in cerca di aiuti on line

Nei giorni interminabili dell’emergenza decine e decine di persone si sono letteralmente sporcate (moltissimo) le mani ripescando migliaia di rospi comuni e di altri anfibi dalla pozza «Meder» avvelenata intenzionalmente con decine di litri di olio motore esausto per salvarli ripulendoli; lo hanno fatto affiancando il Comune di Serle, che in una corsa contro il tempo ha rimpiazzato lo stagno avvelenato riattivandone anche un altro già prosciugato. Adesso a Cariadeghe la situazione è più leggera, ma c’è ancora da fare e, soprattutto, c’è la necessità di pagare le ingenti spese sostenute e da sostenere per un ripristino ambientale completo. Ecco perché i responsabili del Monumento naturale (Cariadeghe, appunto) hanno deciso di percorrere la strada del crowfunding, di provare ad allargare on-line la schiera degli amici dell’Altopiano, la «casa» non solo dei rospi comuni, ma anche di altre sette specie di anfibi tra rane, raganelle, tritoni e salamandre. Lo hanno fatto lanciando una campagna di raccolta fondi telematica invitando tutti a contribuire attraverso il sito eppela.com/it/projects/18630-salviamo-gli-anfibi-dell-altopiano-di-cariadeghe. I CONTRIBUTI che verranno raccolti serviranno per pagare la nuova pozza e per completare la bonifica di quella avvelenata, e ogni contributo riceverà un «grazie» proporzionato. Versando 10 euro o più si riceverà un report del progetto e si vedrà inserito il proprio nome nell’elenco dei ringraziamenti; versandone 20 o più si riceverà documentazione divulgativa sull’Altopiano di Cariadeghe; con 50 o più si riceverà un invito personalizzato all’iniziativa «Una notte da rospi» 2019, con 100 si avrà diritto a una visita guidata personalizzata per due persone al Monumento naturale, e con 200 sempre una visita guidata per due persone con un altro bonus.