Vallio alla conquista dell’Asia
L’acqua degli dei vola in Cina

di Alessandro Gatta
Le Terme di Vallio sbarcano sul mercato cineseSergio Berardi in Cina con i soci del Ferrari club di Shangai
Le Terme di Vallio sbarcano sul mercato cineseSergio Berardi in Cina con i soci del Ferrari club di Shangai
Le Terme di Vallio sbarcano sul mercato cineseSergio Berardi in Cina con i soci del Ferrari club di Shangai
Le Terme di Vallio sbarcano sul mercato cineseSergio Berardi in Cina con i soci del Ferrari club di Shangai

Buonissima e «bella» (per via del conosciutissimo packaging), l’acqua Castello delle Terme di Vallio si è guadagnata un posto sulle tavole dei miliardari cinesi: volerà nelle metropoli del Dragone accompagnata dalla fama delle sue riconosciute proprietà depurative e terapeutiche. Lo racconta Sergio Berardi, amministratore unico della Fonti di Vallio spa, appena rientrato da un lungo viaggio di lavoro tra Pechino e Shanghai fatto «per informare e formare il personale dei centri benessere delle due città sulle qualità dell’acqua Castello e sui suoi utilizzi».

Il prodotto piace ai singoli consumatori (e in Cina il mercato potenziale è mastodontico) ma pure a circoli e associazioni importanti (tra questi il Ferrari club di Shanghai, il più numeroso del pianeta) e ai centri salute della città, che ormai usano regolarmente l’oro blù valsabbino.

Una bellissima soddisfazione per tutto il paese quando mancano ormai poche ore all’attesa riapertura stagionale delle Terme: porte aperte da domani alle 7.30, dal lunedì al sabato fino alle 12 (fino al 23 settembre) con la grande novità del prolungamento dell’orario dal 25 settembre al 28 ottobre, quando dal lunedì al venerdì si potrà accedere alle cure e ai servizi anche fino alle 15.

CURE e servizi, appunto: le Terme di Vallio sono accreditate dal Servizio sanitario nazionale al Primo livello super per l’erogazione di trattamenti idropinici e inalatori. Nel dettaglio qui ci si occupa di malattie renali, dell’apparato gastroenterico e del fegato, di patologie dell’apparato respiratorio (sinusiti, riniti, raffreddori, laringiti, bronchiti) e si offrono visite specialistiche (otorinolaringoiatra e urologo) e trattamenti benessere (shiatsu, riflessologia, digitopressione).

Non solo: dal 2015 le Terme sono sede dell’Accademia di Naturopatia di Brescia, una scuola che a oggi ospita un centinaio di studenti. E che proprio per questo attira seminari e convegni di caratura internazionale. Il tutto è immerso in un piccolo paradiso terrestre lungo la frazione di Sopranico (dove tra l’altro si lavora al «Borghetto della salute» e dove già sono attivi un ristorante, un ostello e un bed&breakfast): un’area di circa 50 ettari in cui si estrae la preziosa acqua arricchita da un parco termale di 35 mila metri quadrati.

Un’occasione per chi ha bisogno di cure o servizi giornalieri (il ticket convenzionato è di 55 euro, ma disoccupati, cassintegrati, invalidi, bambini e anziani pagano solo 3 euro e 10) o per chi vuole fare turismo verde tra mountain bike, nordic walking e podismo su sentieri da poco risistemati. Ci sono pure convenzioni con i comuni vicini e un servizio di trasporto che attraversa la Valsabbia.

Suggerimenti