Cesovo, addio strettoia Un cantiere nel centro dà respiro alla frazione

La strettoia di Cesovo di Marcheno che verrà allargata
La strettoia di Cesovo di Marcheno che verrà allargata
La strettoia di Cesovo di Marcheno che verrà allargata
La strettoia di Cesovo di Marcheno che verrà allargata

Questa volta il «tappo» salterà accompagnando la festa nell’antica e un tempo prospera e popolosa Cesovo di Marcheno. A sparire sarà la strettoia nell’attraversamento stradale della frazione: un problema fin dal 1950, quando arrivarono fino all’ingresso del borgo le prime auto dal capoluogo sulla nuova strada asfaltata frutto dell’impegno dell’indimenticato parroco don Bernardo Butturini. La prosecuzione è un’unica e stretta via rasente le entrate delle case, fino allo slargo della piazzetta con la fontana e all’inizio della mulattiera per Caregno. Un tratto di circa 25 metri la riduce a un imbuto in cui un’automobile media passa a stento. Sicuramente è una delle concause dello spopolamento di Cesovo, perché ne ha impedito lo sviluppo verso le aree migliori nei prati in direzione di Cimmo. Qui hanno chiuso progressivamente locali pubblici, forneria e negozio di alimentari, oltre a piccoli ma fiorenti laboratori artigiani. Ha resistito solo la trattoria Pulintìna, con la sua rinomata cucina nostrana. In Comune si è sempre creduto però in un possibile rilancio. L’anno scorso è stata recuperata a parcheggio pubblico (per 26 mila euro) la copertura di una autorimessa privata proprio di fronte alla trattoria, e sono stati investiti 65 mila euro sulla strada da Marcheno. E ora la mossa che si spera decisiva: nel bilancio 2018 ci sono 100 mila euro, 45 mila come contributo della Comunità montana, per il progetto (pronto) di allargamento da 2 metri a 2,80 della strozzatura dell’imbuto. IL PROGETTO è dello studio tecnico associato Piotti, che ci sta lavorando dal 2012 per superare con l’amministrazione tutti i problemi tecnici e con i privati interessati dall’operazione. Si tratta infatti di tagliare letteralmente una fetta della casa disabitata prospiciente, di mettere in sicurezza e ricostruire la parete e il tetto e di fare altrettanto sul tratto che fa da passaggio verso la casa vicina, all’angolo con la strada verso Caregno. Poi ci sono lo scavo per l’ampliamento della strada, che sarà eseguito a settori, il getto della fondazione, un muro di sostegno in cemento armato e l’asfaltatura finale. E.BERT.

Suggerimenti