Con i giovani e i volontari
un’estate tutta da vivere

«A Lumezzane non c’è mai niente da fare». È questo il ritornello più gettonato dai disfattisti. Un luogo comune che però non piace a chi da sempre è in prima linea per animare la Valgobbia con eventi, incontri, concerti e sagre.

L’ESTATE IN CORSO ne è un chiaro esempio: il cartellone è ricco e decisamente vario, tra gli organizzatori ci sono oratori, associazioni, il Comune e anche alcuni esercizi commerciali. «Quelli della Piazza & EnSound Prodige promuovono tutto l’anno eventi musicali e artistici anche in collaborazione con l’associazione Eracle - ricorda Izzat Hannoush in un lungo post su Facebook al quale è seguita un’accesa discussione - La Pasticceria Cola di Piatucco offre periodicamente musica dal vivo, affiancando al lavoro artigiano la passione di molti giovani musicisti per creare serate piacevoli, a volte sofisticate. Gli Amici dell’Arte curano eventi tutto l’anno, il Photoclub organizza attività culturali che culminano in una mostra annuale in Torre Avogadro. L’associazione Modellismo propone svariate attività e poi c’è il ricchissimo programma offerto dal Teatro Odeon». Per quanto riguarda la stagione estiva c’è poi il luglio alpino, ci sono le sagre delle frazioni, le feste in oratorio e la melonera. Qualcosa da fare insomma c’è a Lumezzane.

«LE INIZIATIVE sono aumentate di gran lunga rispetto al passato anche recente, merito anche del nostro gruppo - precisa il consigliere comunale Ottavio Ghidini - Lumezzane offre e continuerà offrire opportunità di svago e di divertimento a chi decide di restare in Valgobbia».

L’offerta c’è, eccome, dicono dal Comune. Probabilmente più che in passato. Anche se il paese vive le stesse difficoltà di tutti i territori alle prese con lo spopolamento a causa dei giovani che fuggono verso le città, della popolazione che gradualmente invecchia e di un tessuto commerciale (e sociale) che sta cambiando.

E che non risponde più automaticamente alle sollecitazioni che arrivano dall’esterno. Oggi c’è l’esigenza di organizzare per ottenere qualcosa, vent’anni fa tutto era scontato: la gente, i locali (stracolmi), i soldi. Non è più così. «Bisogna farsene una ragione e reagire».M.BEN.

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