Finalmente riapre l’oasi dei pescatori

di Marco Benasseni
Il laghetto comunale: pronto il rilancio dell’oasi naturalistica
Il laghetto comunale: pronto il rilancio dell’oasi naturalistica
Il laghetto comunale: pronto il rilancio dell’oasi naturalistica
Il laghetto comunale: pronto il rilancio dell’oasi naturalistica

Si intravede finalmente la luce in fondo al tunnel della vicenda che riguarda il laghetto per la pesca sportiva «La Gorga» della Valle di Inzino. IL COMUNE nelle prime settimane dell’anno aveva invitato cittadini e associazioni a presentare una manifestazione di interesse per prendere in gestione il bacino, di proprietà comunale, e l’adiacente struttura che dovrà essere aperta alle scuole e alla comunità, oltre che agli amanti della pesca. Due le realtà che hanno presentato domanda e con le quali ora gli uffici comunali dovranno confrontarsi per condividere progetto e finalità. Oltre alla manutenzione ordinaria della struttura e al ripopolamento della pozza, il Comune ha chiesto ai candidati di predisporre un progetto ambientale sostenibile che includa anche attività didattiche destinate alle scuole. L’obiettivo è quello di raccontare la fauna ittica tramite dei totem che possano essere di interesse per i ragazzini. Un modo come un altro per rendere attrattiva questa piccola oasi di pace che si trova poco distante dal centro di Gardone. «Avvieremo una trattativa con le due realtà che si sono candidate - spiega l’assessore al patrimonio Germiliano Zoli - Chi vincerà porterà avanti il progetto. I tempi? Per primavera inoltrata, massimo a giugno, il laghetto dovrebbe riaprire». La zona nel frattempo resta recintata e chiusa al pubblico. Appena saranno consegnate le chiavi, il nuovo gestore dovrà occuparsi della manutenzione ordinaria visto che «La Gorga» è inattiva da un po’ di tempo. Inizialmente il laghetto era destinato all’allevamento di pesci per il ripopolamento del Mella e del torrente Re, poi fino all’estate del 2015 è stato utilizzato per la pesca sportiva. La pozza d’acqua è stata poi presa in gestione dalla Fips (Federazione italiana pesca sportiva) che ha però disdetto il contratto di gestione a causa della mancanza di volontari disposti a garantire l’apertura e a prendersi cura dello spazio. Per questo l’amministrazione comunale aveva deciso di individuare un soggetto interessato a gestire per i prossimi 10 anni il laghetto della Valle di Inzino sulla base però di un progetto ambientale con attività di sviluppo sportivo e sociale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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