Gli 80 anni degli alpini
nel segno di Bonomini

di Edmondo Bertussi
Penne nere e sostenitori durante la festa alpina dell’anno scorso
Penne nere e sostenitori durante la festa alpina dell’anno scorso
Penne nere e sostenitori durante la festa alpina dell’anno scorso
Penne nere e sostenitori durante la festa alpina dell’anno scorso

Gli alpini di Collio festeggiano gli 80 anni di vita. Con una tre giorni di incontri, cerimonie e convivialità dedicata in particolare a monsignor Giuseppe Bonomini, cappellano capo del 4° Corpo di Armata Alpino e socio.

IL GRUPPO alpini di Collio si costituisce nel 1937, costola di quello di San Colombano fondato nel 1924. Il primo capogruppo è l’alpino Pietro Parolini, disperso in Russia: rimane nella memoria collettiva una struggente lettera dal fronte all’amico Francesco Bruni, che a sua volta diventerà uno dei capigruppo.

Dopo la guerra, nel 1951 la sezione si ricostituisce grazie al capitano Giovan Battista Belotti. Il primo gagliardetto con madrina Angelina Mensi, mamma dell’alpino Giacomo Tonassi, caduto in Russia e medaglia d’argento al valor militare, è benedetto dal prelato Giuseppe Bonomini alla presenza del generale Luigi Reverberi, comandante degli alpini a Nikolajewka.

Sempre saldo il legame con il paese. Nel 1961, su iniziativa ancora di monsignor Giuseppe Bonomini, con gli amici di San Colombano viene innalzata al Maniva la grande croce in ferro a ricordo di tutti i Caduti sepolti senza croce, luogo ogni anno della festa la prima domenica di agosto; nel 1978 l’adunata sezionale Ana con il nuovo gagliardetto, madrina Luciana Rambaldini, figlia del pluridecorato colonnello Giovanni Rambaldini. Nel 1992 con Samuele Lazzari la costruzione della nuova sede. Senza dimenticare i successi sportivi: spicca la straordinaria vittoria nel nazionale di sci 2010 di Daniel Bellardini.

E ancora il pronto soccorso in drammatiche occasioni di calamità, come il terremoto in Basilicata o in Friuli. Attualmente capogruppo, con circa 100 soci, è Michele Cometti, al vertice dal 2008.

TORNANDO alla festa per gli 80 anni, prologo ieri mattina è stato un incontro alle elementari intitolate «Agli Alpini Bresciani» con il saluto alla delegazione canadese di Montreal gemellata da 17 anni. Oggi la giornata più significativa: al Maniva alle 10.30 messa e omaggio ai Caduti sepolti senza Croce; nel pomeriggio alle 17 visita guidata al museo di Collio «Terra di Confine»; in serata il ricordo in musica di monsignor Bonomini. Domani dalle 8.30 il corteo con la fanfara Valchiese di Gavardo e alle 10.30 la messa.

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