Soltanto due mesi fa, non erano sicuri di riproporla e di organizzarsi in tempo per quest’estate. Ma lo spirito d’iniziativa che da sempre li caratterizza, la volontà di animare una Lumezzane estiva spesso priva di eventi e la missione benefica hanno avuto la meglio.
Da domenica sera fino a domenica 6 agosto, ogni giorno per due settimane, torna la «melonera». Volontari, banchetti, gusti, meloni e angurie dell’Operazione Mato Grosso guidata a livello locale da Pierfranco Bossini saranno all’oratorio di San Sebastiano.
È solo una sistemazione provvisoria dopo lo «sfratto» di due anni fa, a chiudere ventotto anni di iniziativa, dal piazzale di via Brescia in Valle. Un’ordinanza lombarda, dopo una tragedia avvenuta nel corso di una sagra estiva a Treviso colpita dall’esondazione di un fiume, aveva vietato di allestire stand ed eventi del genere in prossimità dei corsi d’acqua.
E tenendo conto che in Valle scende il Gobbia, anche se diversi metri in basso e pur senza mai creare problemi, la «melonera» ha dovuto chiudere i battenti per due anni, nel 2015 e l’anno scorso.
L’associazione ha però sempre manifestato la volontà di una sede fissa dove conservare le cucine e tutte le attrezzature, così era partita una trattativa serrata con il Comune tra molti dinieghi e raccolte firme, soprattutto tra i residenti.
La «fumata» bianca è arrivata due mesi fa quando via Monsuello ha individuato un’area di sua proprietà, di 120 metri quadri e concessa gratuitamente all’angolo tra via Regne e Padre Kolbe, a monte del ponte che collega Gombaiolo e Gazzolo. Ma fin da subito era emersa la necessità di svolgere diversi lavori per rendere la zona vivibile, una sorta di piazzetta stabile per cucine e banchetti. In ogni caso, il dato positivo è il ritorno della sagra, anche se per il momento all’oratorio di San Sebastiano dove tutto il ricavato di meloni, angurie e cene sarà devoluto alle popolazioni povere del sud America. Poi ci sarà un anno di tempo per i lavori alla nuova sede in vista della prossima estate. F.Z.