Maxi depuratore,
in agosto il via
ai lavori

di Marco Benasseni
In una simulazione grafica l’area che ospiterà il cantiere e il futuro depuratore della ValtrompiaL’area dei cantieri vista dall’alto ed evidenziata in azzurroIl depuratore visto dal bassoLa zona di accesso e i parcheggi
In una simulazione grafica l’area che ospiterà il cantiere e il futuro depuratore della ValtrompiaL’area dei cantieri vista dall’alto ed evidenziata in azzurroIl depuratore visto dal bassoLa zona di accesso e i parcheggi
In una simulazione grafica l’area che ospiterà il cantiere e il futuro depuratore della ValtrompiaL’area dei cantieri vista dall’alto ed evidenziata in azzurroIl depuratore visto dal bassoLa zona di accesso e i parcheggi
In una simulazione grafica l’area che ospiterà il cantiere e il futuro depuratore della ValtrompiaL’area dei cantieri vista dall’alto ed evidenziata in azzurroIl depuratore visto dal bassoLa zona di accesso e i parcheggi

Se l’autostrada sembra avere imboccato l’ennesimo vicolo cieco, il depuratore della Valtrompia è invece ormai lanciato verso il traguardo. Ieri, in città, la presentazione del progetto definitivo e degli step che scandiranno la realizzazione della maxi opera. L’impianto sarà realizzato da A2A a Concesio, in località Dosso Boscone, quasi completamente mitigato a verde, con variazioni cromatiche stagionali. IN APRILE partirà la gara per l’affidamento dell’appalto, a maggio verranno valutate le offerte per poi assegnare, il mese successivo, l’ordine di progettazione e realizzazione. Secondo la tabella di marcia, che però non tiene conto di eventuali ricorsi, l’inizio dei lavori è fissato per agosto di quest’anno, per poi chiudere il cantiere alla fine del prossimo. «Scusate il ritardo - ha esordito il presidente della Comunità Montana Massimo Ottelli - Già negli anni ’90 si parlava di un collegamento con il depuratore di Verziano, poi la rotta è cambiata fino ad arrivare al risultato di oggi, che permetterà di colmare l’annoso gap della Valle in quanto a depurazione delle acque». Il numero uno della Comunità Montana ha voluto ringraziare tutti i sindaci e gli amministratori che hanno sostenuto il progetto, ma anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, che «ha creduto in questa soluzione alternativa e ha creato le condizioni per procedere in questa direzione». La depurazione interesserà inizialmente, con un primo appalto da 27 milioni di euro, un bacino di 85mila abitanti equivalenti, per poi potenziare, con un eventuale secondo step da 3 milioni, la capacità di trattamento e arrivare a 138mila abitanti. «Quello che presentiamo oggi - ha proseguito Alvise Gnutti, presidente di Asvt - è il risultato di un percorso reso necessario dal mancato rinnovo della possibilità di continuare a scaricare i reflui nel fiume e dal rischio sanzioni per infrazioni dettate dalle normative europee». L’idea iniziale era quella di costruire tre impianti per bassa, media e alta Valtrompia. Poi, nel 2013, emerse la possibilità di realizzare il depuratore in ipogeo scavando dentro la montagna di Dosso Boscone, per poi arrivare al progetto preliminare che portava fuori dall’ipogeo parte dei comparti dell’impianto, trasferendoli nelle aree libere più prossime, sulla sponda opposta del Mella, l’area che ospiterà l’impianto. «Questo è un giorno storico - ha precisato Luca Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A - Andremo a servire 11 comuni attualmente privi di depurazione con un impianto dall’anima verde». Bovegno, Pezzaze, Lodrino, Tavernole, Marcheno, Sarezzo, Gardone, Lumezzane, Villa Carcina, Concesio e Polaveno. Il progetto prevede due fasi, per un investimento complessivo di 36 milioni, di cui 6 per somme a disposizione (acquisizione aree, sopralzo argini del Mella, raccordo stradale e spese tecniche). • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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