Non più silicosi ma
tanta salute. Il riscatto
della vecchia miniera

di Edmondo Bertussi
I lavori di allestimento nelle gallerie della Sant’AloisioIl futuro centro di accoglienza in arrivo nella ex cabina elettrica
I lavori di allestimento nelle gallerie della Sant’AloisioIl futuro centro di accoglienza in arrivo nella ex cabina elettrica
I lavori di allestimento nelle gallerie della Sant’AloisioIl futuro centro di accoglienza in arrivo nella ex cabina elettrica
I lavori di allestimento nelle gallerie della Sant’AloisioIl futuro centro di accoglienza in arrivo nella ex cabina elettrica

Un grande cartello all’ingresso di Collio, sopra l’entrata del Museo dell’associazione Vivere la nostra storia, dà già l’annuncio ufficiale della novità presentando l’info point del «Centro speleoclimatico miniera Sant’Aloisio» che sta per nascere in quel punto. Un cartello ma anche un cantiere, quest’ultimo un po’ meno visibile, a sottolineare l’effettivo decollo di un progetto presentato tempo fa a San Colombano da gestore e proprietari nell’hotel Cristal Resort insieme a operatori turistici e istituzioni locali. Al centro dell’attenzione c’è l’idea di Anselmo Agoni, l’imprenditore bergamasco presidente di «Ski mine», la società fondata nel 1997 che in Valtrompia gestisce le ex miniere aperte al pubblico: appunto la Sant’Aloisio di Collio e la Marzoli di Pezzaze. Agoni crede nella Valtrompia e ci opera da sette anni, e lo dimostra anche con la nuova iniziativa, la seconda in Italia, lanciata rischiando in proprio nella realizzazione di un centro per la cura di alcune patologie respiratorie nelle gallerie del sito minerario. La speleoterapia è un trattamento terapeutico basato sulla frequentazione di grotte naturali o di miniere dismesse dotate di idonei parametri ambientali: serve a curare alcune malattie del tratto respiratorio, in particolare l’asma bronchiale, l’allergia da fieno e pollini, l’enfisema polmonare e poi laringiti, sinusiti e bronchiti croniche. Quella di Collio è una iniziativa pilota per la realizzazione di un vero e centro medico sperimentale. Tutto è partito da una analisi del sito con campionamenti in galleria di aria e acque per verificare la presenza di residui estrattivi: tutto bene. Il progetto prevede l’utilizzo di diversi ambienti minerari con recuperi e adattamenti per effettuare trattamenti differenziati. All’esterno della Vallona si sta trasformando la vecchia cabina elettrica in spogliatoio e centro di prima accoglienza: qui a ogni paziente verrà consegnato un kit con giacca e coperta. E l’interno? I pazienti verranno condotti in galleria per circa 400 metri a bordo di un trenino elettrico; poi affronteranno un percorso pedonale di circa 1000 metri con luci, musica e colori: si sta anche realizzando nuova pavimentazione per le persone in carozzina che vorranno sperimentare l’offerta. INFINE, a Collio è previsto un presidio medico con ambulatori per le visite pre e post terapia in collaborazione con uno studio infermieristico associato. Un progetto a 360° che amplia l’offerta del Parco Avventura (un tour di 4,5 chilometri su sei livelli) e del Museo minerario. Nel frattempo, nella vecchia polveriera della Sant’Aloisio si stanno affinando botti di birra del Birrificio curtense. Il via alle cure? In primavera. •

Suggerimenti