Per fermare la ludopatia Collebeato ora si affida a formazione e incentivi

di M.BEN.
Guerra al gioco elettronico
Guerra al gioco elettronico
Guerra al gioco elettronico
Guerra al gioco elettronico

In anticipo sulle legge regionale in materia, già nel 2013 Collebeato era in prima fila nel tentativo di contrastare il fenomeno, serissimo, del gioco d’azzardo patologico. E da allora, le iniziative avviate dall’amministrazione comunale in accordo con associazioni e cooperative hanno portato almeno alla riduzione delle attività commerciali che mettono le slot machine a disposizione della clientela. IL RISULTATO più evidente è rappresentato dal fatto che nella cittadina non esistono sale da gioco e funzionano solamente due bar in cui poter «giocare alle macchinette». Nessun risultato però si può dare acquisito, e così, con una serie di iniziative e grazie a un finanziamento regionale di 15 mila euro, il Comune ha potuto dar seguito al progetto ludopatia. Lo scorso febbraio, recependo le ordinanze firmate dai Comuni di Brescia e dell’hinterland, il consiglio comunale ha approvato il regolamento per le sale da gioco sul territorio. I contenuti? È stata confermata la riduzione del 35% delle tariffa Tares e Tari per i locali senza apparecchi, mentre in ambito urbanistico sono state confermate alcune norme per limitare la possibilità di apertura di nuove sale. Regole a parte si sono schierate con la politica di prevenzione e contrasto dell’amministrazione comunale la cooperativa Il Calabrone, la parrocchia, la Polisportiva, il Gruppo d’acquisto solidale e numerose altre associazioni. Ne è nato il «progetto Vinci con il teatro 2, che si avvale di un’ampia rete di soggetti in grado di intercettare target riconosciuti particolarmente significativi quali studenti di elementari e medie, anziani, adulti e gestori di esercizi commerciali» spiega Elisa Petteni, la referente del progetto per Il Calabrone. IN CAMPO c’è insomma una serie di iniziative rese possibili anche dalla partecipazione di associazioni e cittadini, e tutti i cittadini, interessati direttamente dal priblema o meno, saranno invitati alla conferenza spettacolo «L’azzardo del giocoliere», in cui si alterneranno esibizioni tecniche e spiegazioni matematiche, teatro d’attore e giocoleria. L’appuntamento è per venerdì 6 aprile alle 20,30 nello spazio «La Serra» del circolo Arci. Per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni sono invece previsti dei laboratori di video making, per raccontare una storia di dipendenza dal gioco attraverso un filmato partendo dall’ideazione fino alla realizzazione. Infine, come nella prima edizione il progetto prevede momenti di interazione con i gestori dei locali che hanno deciso di rinunciare agli introiti del gioco lecito: il primo è in cartellone sabato 24 marzo nel circo Arci, il secondo il 16 giugno nel Dolce vita Caffè.

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