Piovono massi dalla montagna Centrata una macchina in sosta

di Marco Benasseni
Una dei massi precipitati nel pomeriggio sulla strada a Noboli
Una dei massi precipitati nel pomeriggio sulla strada a Noboli
Una dei massi precipitati nel pomeriggio sulla strada a Noboli
Una dei massi precipitati nel pomeriggio sulla strada a Noboli

Un grosso masso si è staccato dal costone che sovrasta località Noboli a Sarezzo ed è caduto in via San Bernardino centrando un’auto in sosta. L’episodio è accaduto ieri nel tardo pomeriggio e ha suscitato preoccupazione tra i residenti ed i dipendenti delle aziende che distano pochi metri dalla montagna. Gli esperti parlano di una frana di quasi 5 metri cubi di roccia, in via precauzionale il tratto di strada interessato è stato chiuso, ma non ci sono pericoli per gli abitanti della zona. «Pare che, anche a causa delle forti piogge degli ultimi giorni, abbiano ceduto le radici delle piante sul versante della montagna rivolto verso Nobili - spiega Ruggero Gervasoni, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sarezzo - In seguito allo smottamento, un masso è caduto e si è diviso in tre grosse pietre. Una di questa ha colpito la portiera di un’auto parcheggiata davanti ad una delle aziende che si affacciano sulla strada e ha frantumato il finestrino; a bordo non c’era nessuno quindi non ci sono stati feriti. Le altre si sono fermate in mezzo alla strada senza creare danni». Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale, insieme ai Vigili del fuoco, ai carabinieri e ai responsabili dell’ufficio tecnico. «POMPIERI e geologo hanno deciso di tenere chiuso il tratto di strada dove sono cadute le pietre - continua Gervasoni - Per oggi è prevista l’ispezione in quota per capire come mettere in sicurezza la montagna con l’ausilio di paramassi e reti d’acciaio». Per ora la strada che attraversa la piccola frazione di Noboli resta quindi chiusa, solo nel pomeriggio i tecnici decideranno se ritirare l’ordinanza firmata dal sindaco Diego Toscani o se, per ragioni precauzionali, lasciare attivo il divieto di transito in auto. «A nessuno è stato chiesto - spiega l’assessore - di lasciare la propria abitazione perché non c’è pericolo in questo senso: gli edifici si trovano ad una ragionevole distanza dalla montagna». Nessun problema nemmeno per le aziende che hanno operato regolarmente. In attesa di capire l’esito dell’ispezione, l’invio è ovviamente quello di tenere occhi aperti e orecchie allertate almeno quando si transita a piedi lungo i 300 metri transennati. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti