Riciclaggio dei rifiuti
Il sistema delle calotte
sta dando buoni frutti

Arriva dalla Valgobbia una dimostrazione della bontà del sistema dei cassonetti a calotta per far decollare il riciclaggio dei rifiuti. Se fino a marzo Lumezzane superava a stento la quota del 39%, in otto mesi, con l’arrivo dell’apertura con chiave magnetica dei cassonetti grigi e marroni, si è arrivati anche al 70%.

«GLI ULTIMI DATI registrano il 69,33% in settembre e il 68,48% in ottobre dopo il calo fisiologico di agosto - commenta l’assessore all’Ambiente Roberto Chindamo -. Non ci aspettavamo questo risultato in così poco tempo». Alla luce di queste performance, non si annunciano evoluzioni: come l’introduzione di un sistema «misto» con la raccolta porta a porta di plastica, carta e vetro. L’assessore sottolinea che l’obiettivo previsto nel bando, vinto da Aprica, per questo servizio era il 68% di differenziata nel primo anno; ed è stato raggiunto.

Ma ci sono ancora elementi critici; a partire dall’abbandono dei sacchetti fuori dai cassonetti colmi o con le calotte non funzionanti, e da quanto viene effettivamente smaltito. Infatti sembra che nelle campane della carta non finisca solo il materiale giusto, ma molto altro. Per questo la raccolta domiciliare potrebbe partire da qui. Intanto si sta valutando di aumentare la frequenza degli svuotamenti dei contenitori della plastica. E tra le novità ci sono otto cassonetti con le calotte maggiorate per ristoranti e attività commerciali.

«Peccato che ne approfittino soprattutto i cittadini per gettare di tutto», aggiunge l’assessore che ha avviato anche un progetto di educazione nelle scuole. «Un giorno ho visto un ragazzino con alcuni sacchi da buttare - racconta - quando ha visto che la calotta non funzionava ha riportato tutto a casa: questo è l’atteggiamento giusto». Non a caso proprio agli studenti è stato chiesto di differenziare la carta e su questo progetto potrebbero arrivare anche dei contributi specifici. F.Z.

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