Rifiuti e differenziata: l’alta valle fa squadra

di Edmondo Bertussi
Anche l’alta valle presto si convertirà ai cassonetti a calotta
Anche l’alta valle presto si convertirà ai cassonetti a calotta
Anche l’alta valle presto si convertirà ai cassonetti a calotta
Anche l’alta valle presto si convertirà ai cassonetti a calotta

Insieme per abbattere i costi. Insieme per offrire un servizio migliore alla cittadinanza. Gli otto comuni dell’Alta Valle Trompia hanno deciso di fare squadra. Marcheno, Tavernole, Lodrino, Pezzaze, Marmentino, Irma, Bovegno e Collio passeranno dai cassonetti aperti a quelli a calotta, intelligenti e apribili con una chiavetta. Con loro anche Polaveno che, con calotta dal 2012, è tra i «ricicloni» della Provincia con il 76.85% di differenziata. Spiega il sindaco Fabio Peli che era vicina la scadenza (2016) dell’appalto in essere e ha scelto di aggregarsi per il nuovo con gli otto dell’Alta Valle.

IL CAPITOLATO d’appalto è già stato approvato dai diversi consigli comunali con «assistente» la Comunità Montana, che curerà a breve il bando. Interessa 17.000 abitanti circa. Lo illustra e spiega Barbara Morandi, assessore delegato a Marcheno, che con i suoi 4.500 residenti pesa per quasi un terzo nel nuovo servizio e che attualmente «differenzia» il 33,5%. «Un problema questo - osserva - anche per le tasche dei cittadini». La Provincia ha azzerato i «tributi» a carico dei 78 comuni che hanno raggiunto il 65% di differenziata (al top l’82,63 di Castelcovati), mentre quelli sotto il 45 pagheranno 8 euro per tonnellata di rifiuti prodotti. Detto del «riciclone» Polaveno, gli altri otto sono tutti sotto il 40, con Pezzaze, Marmentino, Tavernole, Irma e Collio (5,74%) sul fondo della classifica bresciana. Il capitolato d’appalto del servizio prevede prima di tutto l’addio ai vecchi cassonetti e l’arrivo dei «calottati»: marroni per l’organico, grigi per l’indifferenziata. Più le campane e i cassonetti per vetro, carta e plastica. Ma si interverrà anche sulle isole ecologiche, che saranno aperte anche il sabato. La base d’asta sarà di circa 1,2 milioni di euro all’anno per 12 anni. Decisivo per il «salto» sarà la collaborazione dei cittadini.

Per questo si sta predisponendo, annuncia la Morandi, un’accurata campagna informativa. «È noto poi - osserva l’assessore all’istruzione Raffaella Contessa - che i giovanissimi sono il miglior veicolo del messaggio ecologico». Per questo a Marcheno, alle medie e alle elementari, da gennaio è partito il progetto «Riciclando s’impara».

In pratica in tutte le classi sono stati posizionati contenitori per raccogliere la carta e la plastica; esperti dell’Asvt (gestore del servizio in Valtrompia) sono poi stati invitati a parlare. I più grandi hanno visitato l’impianto di cogenerazione in via Lamarmora a Brescia e in aprile andranno alla bergamasca Montello che ricicla plastica.

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