Sentieri e rifugi al sicuro nelle mani del Cai

di Edmondo Bertussi
La capanna Gianni e Mario Remedio, a 1446 metri sotto il MuffettoLa cura dei sentieri e della segnaletica tra le priorità del Cai
La capanna Gianni e Mario Remedio, a 1446 metri sotto il MuffettoLa cura dei sentieri e della segnaletica tra le priorità del Cai
La capanna Gianni e Mario Remedio, a 1446 metri sotto il MuffettoLa cura dei sentieri e della segnaletica tra le priorità del Cai
La capanna Gianni e Mario Remedio, a 1446 metri sotto il MuffettoLa cura dei sentieri e della segnaletica tra le priorità del Cai

Il Cai è sempre più protagonista dei progetti di riscoperta e valorizzazione del territorio all’insegna del rispetto di un passato glorioso, quando unica «stazione climatica» della Valle era Bovegno, famoso per la pace, la tranquillità e la bellezza delle sue vette.

Dopo la prematura scomparsa di Osvaldo Ronchi, presidente della sezione innamorato delle cime ma anche dell’agricoltura di montagna, tanto da riavviare, con la moglie Sandra all’Alpe di Zerma, la coltivazione dello zafferano risalente ai tempi dei benedettini di Santa Giulia, al timone del gruppo c’è Alessio Rambaldini, con vice Renzo Poli, storico presidente della fondazione nell’87 come sottosezione e poi dal ’94 come sezione.

PUNTO DI FORZA è sempre più la «Capanna Gianni e Mario Remedio» a 1446 metri di altitudine sotto il Muffetto: la si raggiunge da Graticelle su ben segnalati percorsi facili e suggestivi in un paio d’ore attraverso le località Mughe o Rango. L’accogliente struttura, ricavata dalla ristrutturazione di un vecchio casinetto, tutta in pietra, è in splendida posizione baricentrica sia verso il Muffetto che verso il Crestoso e il Maniva e le malghe omonime. Sempre aperta, oltre alla cucina al primo piano con fuoco e scaldavivande, è dotata al secondo di ben 16 posti letto con adeguati servizi e sorgente perenne. Meta amata ormai anche da stranieri, gruppi scolastici e oratori, nella stagione senza neve è stata frequentata in modo eccezionale e, come confermano i responsabili, con grande rispetto. I soci hanno iniziato la stagione estiva lavorando per la sua manutenzione: impregnante agli infissi, ripristino della scorta di legna, pulizia dei sentieri di accesso e dintorni.

Le splendide lassù giornate scorse hanno favorito la frequenza per chi ama la quiete con la suggestione della notte nel rifugio. E ora sul sito www.caibovegno.it, curatissimo, è possibile anche la prenotazione on-line con relative informazioni.

Di recente c’è stata una gita sociale al Muffetto. Attenti alle sollecitazioni del Cai Nazionale, hanno partecipato attivamente, unica sezione bresciana, al Festival delle Alpi e delle Montagne Italiane (1-2 luglio) dedicato alla valorizzazione del territorio, con gita in Costarica all’antica miniera d’argento. Ora stanno preparando il botto del 26 agosto con la presenza, ospiti per una giornata, i Ragni di Lecco, che la sera in piazza parleranno delle loro imprese.

E la prima domenica di settembre il classico appuntamento per tutti gli alpinisti a chiusura della stagione estiva, che ne ricorda l’inaugurazione proprio nella prima domenica del mese di settembre del 2000.

Suggerimenti