Stadio «Saleri», il restyling finisce in soffitta

di Fabio Zizzo
Niente più sintetico per lo stadio «Saleri» di Lumezzane
Niente più sintetico per lo stadio «Saleri» di Lumezzane
Niente più sintetico per lo stadio «Saleri» di Lumezzane
Niente più sintetico per lo stadio «Saleri» di Lumezzane

Due importanti novità sono emerse dal summit della trentina di realtà che compongono l’Uasl, l’unione delle associazioni sportive di Lumezzane presieduta da Elio Pasetti; summit convocato per definire il calendario per l’uso degli impianti, tra partite e allenamenti, in vista della partenza della nuova stagione.

La prima, e più importante, riguarda un intervento a suo tempo definito strategico: il restyling del manto dello stadio «Tullio Saleri».

DALLA RIUNIONE (ce ne sarà comunque un’altra lunedì 24 luglio) è emerso che sul sintetico cala una pietra tombale. Secondo le associazioni, con il trasloco del rugby, non ci sarebbe più bisogno di rifare il terreno. Il tema ha spesso tenuto banco in Consiglio comunale, soprattutto per opera delle minoranze e del consigliere Ruggero Zobbio, ex dirigente ed ex giocatore di rugby. Ma le stesse opposizioni si sono ormai rassegnate e l’accordo firmato nel gennaio del 2015 tra Renzo Cavagna (calcio) e Ottorino Bugatti (rugby) resta solo un ricordo. Così come la fredda stretta di mano, mediata a suo tempo dal primo cittadino Matteo Zani.

Nel frattempo, restando in tema «Saleri», c’è una certezza sulla gestione. Dall’azienda speciale Albatros fanno infatti sapere di aver rinnovato il contratto con l’Ac Lumezzane (nonostante le numerose incognite sul futuro della società dopo la retrocessione).

D’altro canto lo stesso sindaco Matteo Zani aveva sottolineato che qualsiasi fosse stata la categoria dopo il ritorno in D, il Comune avrebbe garantito il «Saleri».

LA SECONDA NOVITÀ è in realtà una conferma rispetto a quanto avevamo scritto nei giorni scorsi e riguarda la prima squadra del rugby. Era risaputo che il Rugby Lumezzane aveva ormai esaurito le deroghe e non avrebbe più potuto disputare le gare interne al «Rossaghe», non conforme per il campionato di serie B.

Quindi era nota la necessità di traslocare. Dove? Ora è arrivata la conferma che il campo principale, per un anno, sarà quello di Rovato. Gli allenamenti, invece, così come le partite delle squadre giovanili, continueranno sul campo valgobbino. Nel frattempo la società avrà tutto il tempo per avviare i lavori del nuovo stadio e annessa club house al centro della Valtrompia, a Sarezzo o più probabilmente al centro sportivo di Villa Carcina. Di questo ne beneficerà la Vs Lume (Seconda categoria di Calcio) che potrà utilizzare il «Rossaghe» in alternanza con il Valgobbiazanano (promozione), evitando di dover giocare alle 18.

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