Stadio «Saleri», un’altra grana
Sulla gestione adesso è scontro

di Fabio Zizzo
Lo stadio «Tullio Saleri» di Lumezzane: sulla gestione è scontro
Lo stadio «Tullio Saleri» di Lumezzane: sulla gestione è scontro
Lo stadio «Tullio Saleri» di Lumezzane: sulla gestione è scontro
Lo stadio «Tullio Saleri» di Lumezzane: sulla gestione è scontro

La questione stadio sta diventando un nodo sempre più intricato da sciogliere. Polemiche, diverbi, spaccature e affondi sono ormai all’ordine del giorno. Tanto che in vista del Consiglio comunale convocato per giovedì sul tema è prevista una nuova burrasca. Innescata dal mancato accesso ai fondi regionali distribuiti per gli impianti sportivi ma soprattutto dall’incognita della nuova gestione.

LA VICENDA. Fino al 30 giugno scorso la convenzione in essere tra Comune e Ac Lumezzane, società che si occupa dello stadio da 25 anni, veniva rinnovata in automatico annualmente. Ma le recenti norme sull’affidamento delle strutture pubbliche sono diventate più stringenti e così via Monsuello ha prima sondato l’eventuale interesse delle società sportive non solo locali e poi ha aperto un bando. In sintesi, contratto annuale da 15 mila euro, più altri 15 mila per le utenze elettriche pagati dal comune. Il resto a carico del vincitore. Risultato: al 30 agosto nessuna offerta. Per questo il Comune è passato al piano B, come era stato auspicato da diverse società valgobbine (tra le quali Rugby Lumezzane, Valgobbiazanano e Vs Lume). In cosa consiste il piano B? Il vicesindaco Rudi Saleri ha partecipato a una riunione del cda di Albatros, l’azienda speciale del Comune che gestisce le piscine e il centro sportivo di Piatucco, la parte tecnica del teatro Odeon e il campo del Villaggio Gnutti. In quella sede è stato chiesto ai vertici di Albatros di cercare una collaborazione con l’Ac Lumezzane ed eventualmente farsi carico della gestione. La risposta è stata positiva, tanto che giovedì prossimo alle 18 è stato convocato un Consiglio comunale sul tema.

Nel dettaglio, Albatros dovrebbe balzare in sella da giugno 2017. Intanto però si sta ragionando sul futuro. L’idea è di mettere a capo della gestione proprio la società, che incasserebbe il contributo comunale e quello delle altre società sportive che eventualmente useranno campo, pista di atletica e spogliatoi.

Il più perplesso sembra essere però Renzo Cavagna, presidente del Lumezzane, che sul terreno dello stadio «Tullio Saleri» disputa le gare interne del campionato di Lega Pro. Cavagna rivela che la società che presiede non ha partecipato al bando perché «poco qualificante». «Tra costi del personale e cura dello stadio - dice - servono almeno 120 mila euro all’anno. Non sono le cifre ipotizzate dal Comune - dagli 80 ai 100 mila euro - Affidarsi ad Albatros? Meglio riscrivere il bando».

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