Territori disagiati
Dal bando Cariplo
in arrivo un tesoro

L’assemblea della Comunità Montana della Valle Trompia ha dato il via libera allo studio di fattibilità e relativi accordi per il progetto «V@lli resilienti», finanziato grazie al bando della Fondazione Cariplo «Attiv-Aree».

Con una dote di 10 milioni di euro da ripartire tra due soggetti, il bando aveva come scopo il sostegno alle aree fragili con l’intento di superarne criticità che ne impediscono la valorizzazione di prodotti di pregio e risorse paesaggistiche. A settembre scorso ha dichiarato ammissibili e vincitori «Un ponte verso la città» di Valtrompia e Valsabbia, con capofila la prima e partner i consorzi cooperativi Valli e Laghi, e la proposta presentata dall’Oltrepò Pavese.

Ora sta esaminando con gli enti interessati le progettazioni, valutandone la fattibilità e la congruità con gli obbiettivi del bando per la decisione definitiva sui finanziamenti, prevista entro giugno.

«Un ponte verso la città» interessa 25 comuni, 17 in Valsabbia (da Pertica Alta a Mura, passando da Casto fino a Vestone e Idro) e 8 triumplini: da Marcheno a Collio. Propone diciotto azioni per complessivi 6,6 milioni, con quota Cariplo prevista in 4,4 milioni e il resto cofinanziato dagli enti interessati. Si va dalla banda larga alla greenway, la rete di ciclabili a unire le due valli e la città, dal sostegno alla realizzazione di impianti di compostaggio per il letame al recupero di edifici.

IN ATTESA delle decisioni della Fondazione non si è perso tempo, creando le premesse per un pronto avvio. Comunità e Consorzi hanno raggiunto l’accordo per la suddivisione dei fondi Cariplo, una volta confermati.

Ne ha illustrato cifre e particolari ai sindaci in assemblea a Gardone il coordinatore Fabrizio Veronesi. Sui 6,6 milioni di dote, il previsto 66,01% della Fondazione è così ripartito: 1,8 milioni alla Valtrompia e 0,4 al Consorzio Valli, 1,7 milioni alla Valle Sabbia e 0,5 al Consorzio Laghi.

Nello specifico della Valtrompia, la quota di cofinanziamento dal 30% degli 8 Comuni, calcolata in teorici 1,1 milioni su 3,5 di investimenti, si riduce a meno della metà, al 13,59%: la abbatte un contributo della Comunità di 200.000 euro, l’uso di personale interno per 347.000 euro e crediti per il reticolo idrico minore per 42.000 euro. In pratica 468.000 euro da spalmare su due anni di fronte a interventi per 3,5 milioni.E.BER.

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