Un bilancio in chiaroscuro. Perché se da un lato si registra il boom delle attività legate a internet e delle iniziative culturali organizzate negli ultimi dodici mesi, dall’altro è in calo il numero degli utenti attivi rispetto agli iscritti. A una biblioteca, la «Felice Saleri» di Lumezzane, che può contare su una raccolta composta da oltre 50mila pezzi tra volumi e documenti multimediali.
PARTENDO dal dato che riguarda il continuo calo degli utenti attivi, cioé quelli che vanno in biblioteca per chiedere in prestito libri o altro, la flessione conferma una tendenza pluriennale. I numeri: poco più di 2.300 i valgobbini che hanno interagito con la «Felice Saleri» a fronte di 10.300 iscritti, in pratica uno su cinque. Tornando invece alle note liete, sono aumentati i prestiti di libri negli ultimi cinque anni, passando da poco meno di 25 mila a quasi 29 mila nei dodici mesi appena trascorsi. Anche grazie al servizio Opac, la rete provinciale che consente di accedere da casa a un vasto patrimonio di volumi sparsi in ogni angolo del bresciano. Le operazioni di questo genere sono aumentate, segno che, nonostante siano pochi i lettori, i più fedeli chiedono e consultano i libri con più frequenza.
E poi c’è chi si relaziona con la biblioteca come se fosse un internet point, sfruttando le sei postazioni fisse e la rete Wi-Fi gratuita. In media si parla di 34 ore di connessione all’anno per utente tramite dispositivi portatili, 46 invece con il computer. In totale, sono stati 296 i naviganti nel 2016. L’ultimo servizio in ordine di tempo, partito a dicembre, è la consegna a domicilio dei volumi chiesti in prestito, che consente ai più fragili e a chi fatica a muoversi di ricevere gratuitamente a casa i materiali ordinati.
Infine, sono aumentate le iniziative e gli appuntamenti, per bambini e non solo. A testimonianza della vitalità culturale della «Saleri».
L’ultima in ordine di tempo è la mostra itinerante di libri sui dinosauri, visitabile fino al 26 gennaio.F.Z.