Venti milioni per il dopo Christo
Sul Sebino il miracolo continua

di Giuseppe Zani
Roberto Maroni al timone Gli amministratori  regionali e del Sebino hanno siglato un’accordo per lo sviluppo FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Il sindaco di Montisola Fiorello Turla sottoscrive l’accordo
Roberto Maroni al timone Gli amministratori regionali e del Sebino hanno siglato un’accordo per lo sviluppo FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Il sindaco di Montisola Fiorello Turla sottoscrive l’accordo
Roberto Maroni al timone Gli amministratori  regionali e del Sebino hanno siglato un’accordo per lo sviluppo FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Il sindaco di Montisola Fiorello Turla sottoscrive l’accordo
Roberto Maroni al timone Gli amministratori regionali e del Sebino hanno siglato un’accordo per lo sviluppo FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Il sindaco di Montisola Fiorello Turla sottoscrive l’accordo

L’acqua unisce, non divide più. E proprio in mezzo al lago, a bordo del piroscafo «La Capitanio», classe 1926, ieri il governatore della Lombardia Roberto Maroni e i sindaci del «G16» hanno firmato l’accordo del dopo Christo che impegna il Pirellone a investire 10 milioni di euro in tre anni e i 16 Comuni del lago a fare altrettanto nello stesso lasso di tempo.

«QUI SI CONCRETIZZA un modello di collaborazione che mette insieme i sindaci di sponde calcisticamente opposte- esordisce scherzando Maroni-. Un modello che voglio esportare in Lombardia. La rivalità, caratteristica dei nostri territori, il “G16” l’ha gestita in modo virtuoso. La sfida adesso è di continuare a lavorare insieme spendendo nel migliore dei modi i 20 milioni coi quali intendiamo valorizzare le dinamiche positive generate dall’evento “The floating piers”, un evento che ha dato al Sebino notorietà internazionale. Dovessero servire, non mancheranno altre risorse da parte della Regione. Le potremmo reperire con la legge di stabilità del 2018». Maroni rilancia, dunque, e i sindaci se ne rallegrano prendendo nota a futura memoria. Ai blocchi di partenza, impazienti di sprintare, i sindaci Paola Pezzotti di Sulzano e Fiorello Turla di Montisola. Il Pirellone ha già messo a disposizione con l’ultimo aggiustamento di bilancio 2 milioni, 4 ne ha appostati nel 2018 e 4 nel 2019. «Mi auguro che a Sulzano e Montisola, i cui sindaci hanno in un momento di follia detto di sì a Christo, sia accordata una sorta di precedenza», scalpita Turla. Sulzano, uno dei paesi più piccoli del Sebino, 1800 anime, è al primo posto per importo di investimenti: 4,3 milioni, davanti a Lovere (4,2), Solto Collina (3,269), Marone (2,831), Costa Volpino (2), Tavernola Bergamasca (1,8), Predore (1,67), Pisogne (1,51), Castro (1,5), Sarnico (1,45), Sale Marasino (1,404), Montisola (1,401), Paratico (1,4), Iseo (1,4), Parzanica (1,35) e Riva di Solto (0,6).

«Il parcheggio interrato previsto sotto il piazzale della stazione e dotato di colonnine per la ricarica di bici, moto e auto elettriche, ci consentirà di pedonalizzare piazza Teofilo Folengo- spiega Paola Pezzotti-. C’è la copertura finanziaria, 2,7 milioni, grazie a un investitore privato e a un prestito bancario. Anche la Soprintendenza ha dato il suo benestare».

Fiorello Turla, dal canto suo, assicura: “Siamo in grado di partire subito. Con 1,401 milioni vogliamo migliorare la qualità dell’acqua che scende dai rubinetti delle case». Pronto si dice anche il sindaco di Pisogne, Diego Invernici: «Il progetto del Mirad’Or, il museo di arte contemporanea, 150 mila euro, ha già tutte le autorizzazioni. Importantissimo poi il tratto di ciclabile che, con una spesa di 1,3 milioni, consentirà di saldare la rete di piste della Valcamonica con quelle del Sebino e della Franciacorta».

Marone s’è concentrato sul recupero dell’ex opificio Cittadini. «L’importo dei lavori è di 2,75 milioni- spiega il sindaco Alessio Rinaldi. Stante il meccanismo che ci impegna a co-finanziare l’intervento nella misura del 50%, sarà giocoforza coinvolgere imprenditori privati. Ce n’è di intenzionati a partecipare».

L’asso nella manica di Sale Marasino è la valorizzazione dell’ex Casa di riposo Zirotti. «Ne stiamo modificando il progetto affinché l’immobile venga utilizzato anche da un turismo di tipo sociale- spiega il sindaco Marisa Zanotti-. Costo, un milione. C’è una forte aspettativa intorno al suo futuro da parte dei salesi».

PARATICO vuole collegare con passerelle su palafitte il parco delle Erbe danzanti con il lungolago Ninfee. «Un progetto che abbiano ideato già nel 2011- precisa il sindaco Carlo Tengattini-. Con una spesa di 800 mila, permetterebbe ai residenti e ai nostri ospiti di usufruire di un fronte lago di 4 chilometri». Iseo investirà su storia, cultura e terme: «In programma il restauro del castello Oldofredi e dei vicoli d’impronta medievale, e lo sfruttamento dell’acqua calda scoperta sotto Sassabanek», conferma il sindaco Riccardo Venchiarutti. Ieri, su «La Capitanio», al seguito di Maroni, c’erano pure, oltre ai prefetti di Brescia e Bergamo e al presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli, gli assessori regionali Simona Bordonali, Viviana Beccalossi, Claudia Maria Terzi e Mauro Parolini. Quest’ultimo è stato per un anno il coordinatore delle trattative che hanno portato alla stesura del protocollo d’intesa siglato ieri. “Il tema era: infrastrutturare il territorio in modo da stimolare gli investimenti privati e mettere a frutto la notorietà regalataci da Christo- sintetizza Parolini-. Il presidente Maroni ha promesso altre risorse? Cominciamo con l’investire i 20 milioni sul tappeto. Un banco di prova comunque impegnativo».

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