Palio delle Botti,
Puegnago
è «immortale»

di Alessandro Gatta
Foto di gruppo per i protagonisti del Palio delle Botti di ManerbaLa squadra di Puegnago ha centrato il nono titolo consecutivo
Foto di gruppo per i protagonisti del Palio delle Botti di ManerbaLa squadra di Puegnago ha centrato il nono titolo consecutivo
Foto di gruppo per i protagonisti del Palio delle Botti di ManerbaLa squadra di Puegnago ha centrato il nono titolo consecutivo
Foto di gruppo per i protagonisti del Palio delle Botti di ManerbaLa squadra di Puegnago ha centrato il nono titolo consecutivo

Manco il Real Madrid, o la Juventus: nove volte Puegnago. Tante sono le vittorie consecutive della compagine di bottari in maglia arancione che anche ieri sera alla Festa del Volontario di Manerba ha trionfato al Palio delle Botti. Si tratta della corsa ideata nel 1992 dai Lions della Valtenesi e che se anche da un paio d’anni ha perso San Felice - le squadre in gara sono sei, in rappresentanza di altrettanti paesi, e non più sette - rimane un appuntamento imperdibile dell’estate gardesana, sia per i residenti (i tifosi più scatenati) che per i turisti, incuriositi da una tradizione che s’ispira alle corse dei bottari francesi, di secoli e secoli fa. IMMANCABILE il pubblico delle grandi occasioni, i cori da stadio, le riprese video in diretta social e i selfie sgargianti alla consegna dei premi: Puegnago uber alles, ancora una volta, al secondo posto invece ancora Moniga che da anni si merita la medaglia d’argento, e sfiora l’impresa. Le sei squadre dei bottari (c’erano anche Soiano, Padenghe, Polpenazze e i padroni di casa di Manerba) si sono sfidate a «colpi di mano» (la botte si spinge con i guanti, la difficoltà sta nel peso: anche se vuote quasi raggiungono i 40 chili) lungo un percorso ad anello di circa 800 metri da compiere quattro volte, che i campioni puegnaghesi hanno percorso a tempo di record. Al secondo posto è arrivata Moniga, seguito Padenghe. Soiano, Polpenazze e Manerba. Come sempre lo spettacolo è stato garantito, e per due giorni: sabato sera le qualifiche hanno decretato la griglia di partenza, ieri sera prima della corsa l’attesa sfilata dei paesi in gara, tra dame agghindate e cavalieri appiedati ma a tema medievale, come è appunto medievale la tradizione della corsa delle botti. La storia francese risale a circa un migliaio di anni fa, quando nelle zone a forte produzione vinicola venivano spinte le botti lungo le strade, probabilmente per accelerarne i tempi di trasporto. Non è chiaro se si faceva solo per gioco, o anche per scommessa: sta di fatto che anche in Italia le corse delle botti si sono moltiplicate, e la prima e la più longeva rimane quella di Corropoli, in provincia di Teramo. Anche in Valtenesi ormai la formula è vincente, e anche itinerante: con il Palio di ieri sera si è concluso il «giro» di tutti e sette i Comuni del circondario. Ora si ripartirà da Puegnago. Il Palio di quest’anno è stato dedicato alla memoria di Lorenzo Viviani, scoparso nel 2017 e per 26 anni tra gli organizzatori dell’evento. •

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