Si chiama comitato «No autostrada Si metrobus», e già aattraverso il nome ricorda che la Valtrompia non ha bisogno di altro asfalto, confermando l’intenzione di fare quanto possibile per evitare l’avvio dei cantieri.
«Dal punto di vista procedurale non è cambiato nulla - afferma Sergio Aurora -. Il Cipe ha approvato il piano finanziario del tratto da Concesio a Sarezzo insieme ad altri progetti, ma finché non arriva l’approvazione della Valdastico, o di un progetto simile, non partirà nulla. È evidente che la politica sta lavorando, ma gli esiti sono ancora lontani. Ho sentito quelli della Valdastico e mi hanno confermato che la provincia di Trento non è interessata alla realizzazione di un’opera inutile e non sostenibile economicamente».
Un altro punto sul quale il comitato vuole mettere l’accento è il rispetto delle regole: «La Valutazione d’impatto ambientale sul progetto è scaduta - continua Aurora -. È chiaro quindi, che se dovessero confermare l’apertura dei cantieri agiremo nelle sedi opportune. I nostri legali sono già stati allertati». Il portavoce fa poi una riflessione in merito ai 258 milioni stanziati: «La somma si riferisce a un piano che ha 10 anni, quindi è ragionevole pensare che i soldi potrebbero non bastare».
IL FRONTE del no nutre perplessità anche sul pedaggio: il timore è che il tratto a pagamento non verrebbe utilizzato, mentre se dovesse essere gratuito la manutenzione ricadrebbe sull’Anas, quindi sui contribuenti.
E il popolo del web? È diviso: c’è chi parla di un’opera anacronistica e chi spera che sia in grado di arginare il trasferimento di aziende che ha caratterizzato gli ultimi anni. Traslochi che si traducono in uno spopolamento a causa degli spostamenti di intere famiglie verso i nuovi distretti industriali. Ma il timore più grande è che il tratto autostradale si possa trasformare in una pista semideserta, mentre gli amministratori comunali e provinciali ribadiscono che l’autostrada non deve essere un’alternativa al prolungamento della metropolitana.M.BEN.