Una voce intensa, profonda, stupenda Alice canta Battiato e incanta tutti

Sul palco di Gardone Riviera con Carlo Guaitoli FOTOLIVE/PodaviniL’intensità di Alice ieri sera al Vittoriale  AGENZIA FOTOLIVE/Giovanni  Podavini
Sul palco di Gardone Riviera con Carlo Guaitoli FOTOLIVE/PodaviniL’intensità di Alice ieri sera al Vittoriale AGENZIA FOTOLIVE/Giovanni Podavini
Sul palco di Gardone Riviera con Carlo Guaitoli FOTOLIVE/PodaviniL’intensità di Alice ieri sera al Vittoriale  AGENZIA FOTOLIVE/Giovanni  Podavini
Sul palco di Gardone Riviera con Carlo Guaitoli FOTOLIVE/PodaviniL’intensità di Alice ieri sera al Vittoriale AGENZIA FOTOLIVE/Giovanni Podavini

Ci ha lasciato in punta di piedi il 18 maggio. Nello stesso silenzio discreto cui da qualche anno ormai ci aveva purtroppo abituati. Ma Franco Battiato appartiene naturalmente a quella stirpe di geni inarrivabili che non conosceranno mai tramonto. «Dobbiamo essergli grati perché ha allargato i confini della canzone», ha detto qualche sera fa Vasco Brondi durante il suo concerto al Vittoriale di Gardone Riviera. Concetto idealmente rilanciato ieri sera da Alice sullo stesso palco per il primo appuntamento in terra bresciana con il Festival della Bellezza. Platea da tutto esaurito per il suo ritorno in terra bresciana: cinque anni fa, in una fredda notte di febbraio, il suo concerto a Brescia a fianco del maestro e mentore, nell’ambito di una tournée di enorme successo che li portò ad esibirsi nei teatri di tutta Italia per un totale di 32 date. Per chi c’era una serata indimenticabile, da brividi: una delle ultime occasioni per vedere dal vivo l’artista siciliano, che solo un anno dopo, il 17 settembre del 2017, avrebbe tenuto a Catania quello che era destinato a rimanere l’ultimo concerto della sua carriera. Al suo fianco, in quell’occasione, una dolcissima musa che una volta di più offrì dimostrazione del suo monumentale, spesso sottovalutato talento, lo stesso che evidentemente già nel lontano 1980 spinse Battiato ad accostarsi alla giovane Carla Bissi, intravedendo in lei grandissime potenzialità. Fu l’inizio di una lunga partnership, con una raffica di successi straordinari: non solo grandi hit, soprattutto grandi canzoni, raffinate, colte, misteriose, di estrema eleganza. Le stesse che Alice ha ripercorso nello show di ieri sera, abbinandole ad una selezione di perle tratte dallo sterminato repertorio di Battiato, reinterpretate e riarrangiate in acustico insieme a Carlo Guaitoli, pianista e stretto collaboratore del maestro per lunghissimo tempo anche come direttore d’orchestra. «Luna Indiana» l’incipit di un percorso di memorie preziose: «È stato molto bello» e «L’animale», «Un’altra vita» e «Povera Patria», «Summer on a solitary beach» e «Il vento caldo dell’estate», che ha accarezzato il pubblico sull’onda di una voce intensa, profonda, bellissima, specchio dell’anima di un’artista completa. Che la platea ha salutato con lunghi applausi colmi d’entusiasmo e ammirazione. Cl.An. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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