BRESCIA È GRANDE: ARRIVA TARANTINO

di Gian Paolo Laffranchi
Alla presentazione di «Once Upon A Time... In Hollywood», al Festival di Cannes, nel 2019, fra Brad Pitt e  Leonardo Di CaprioInsieme ad Ennio Morricone,  che con lui ha vinto l’Oscar nel 2016 per la colonna sonora di «The hateful eight»
Alla presentazione di «Once Upon A Time... In Hollywood», al Festival di Cannes, nel 2019, fra Brad Pitt e Leonardo Di CaprioInsieme ad Ennio Morricone, che con lui ha vinto l’Oscar nel 2016 per la colonna sonora di «The hateful eight»
Alla presentazione di «Once Upon A Time... In Hollywood», al Festival di Cannes, nel 2019, fra Brad Pitt e  Leonardo Di CaprioInsieme ad Ennio Morricone,  che con lui ha vinto l’Oscar nel 2016 per la colonna sonora di «The hateful eight»
Alla presentazione di «Once Upon A Time... In Hollywood», al Festival di Cannes, nel 2019, fra Brad Pitt e Leonardo Di CaprioInsieme ad Ennio Morricone, che con lui ha vinto l’Oscar nel 2016 per la colonna sonora di «The hateful eight»

Londra, Parigi, Brescia. Più Capitale di così! Grande gioia per la nostra città, nell’anno dedicato alla Cultura. Grande come il Teatro che ospiterà il 6 aprile l’unica data italiana dello specialissimo tour europeo di Quentin Tarantino: semplicemente, il cineasta più popolare al mondo (e non da ieri). Il genio che ha conquistato il mondo spiazzandolo grazie a capolavori come «Le Iene» (il debutto), «Pulp Fiction» (la consacrazione da Oscar) e «Kill Bill» (l’opera più ambiziosa, realizzata in due parti). Il pluripremiato «regista dj» che sa mixare i generi ma anche le colonne sonore epocali con cui ha impreziosito i suoi film (presenza fissa in radio e in televisione come nelle serate danzanti nei locali). Il campione d’incassi amato dalla critica. L’instancabile cinefilo nutrito di classici ma anche di b-movie, buongustaio che sa apprezzare pure il fast food della settima arte... Insomma Tarantino! E con tutte le sue anime, tutto il suo vissuto, si racconterà sul palco di corso Zanardelli, in uno dei templi riconosciuti della musica in Italia, l’artista appassionato grazie al quale Ennio Morricone ha vinto una statuetta che meritava da mezzo secolo (giustizia fatta con «The hateful eight»). «Abbiamo condotto questa operazione in porto insieme alla D’Alessandro & Galli – sottolinea con orgoglio Umberto Angelini, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro Grande -. Fondamentale il ruolo di Adolfo, bresciano pronto ad accompagnare la sua città lungo questo eccezionale percorso. Un lavoro durato mesi, ma non poteva essere altrimenti trattandosi di un personaggio dalla statura veramente planetaria». Biglietti in vendita dal 14 febbraio (rivolgersi alla Biglietteria Teatro Grande e sul web ai siti www.teatrogrande.it e www.dalessandroegalli.com). Cosa farà uno dei maggiori registi di sempre a Brescia? La serata si svilupperà in forma di conversazione: Tarantino prenderà spunto dal suo ultimo libro «Cinema speculation», atteso debutto nella saggistica, cosicché il pubblico bresciano (ma le prenotazioni arriveranno da ogni parte d’Italia e non solo: il sold out è già scritto) potrà ascoltare aneddoti imperdibili. In particolare sul suo colpo di fulmine cinematografico, frutto della visione di pietre miliari americane degli anni Settanta. Tarantino leggerà pagine, dialogherà, svelerà retroscena. Un’occasione che in Italia si potrà cogliere solo qui. Londra, Parigi, Brescia: come coronare l’anno da Capitale della Cultura con un evento fra gli eventi. «Questa città è in grado di tagliare traguardi del genere – aggiunge Angelini, che all’alba del 2023 aveva sottolineato la necessità di alzare l’asticella delle ambizioni -. Brescia deve crederci: queste operazioni si possono fare se si rafforzano le istituzioni più importanti, se si fa gioco di squadra tutti insieme. Il Teatro Grande h ampiamente dimostrato negli anni capacità di gestione di artisti internazionali di alto livello. C’è bisogno del sostegno pubblico come di quello privato per volare alto. È significativo che una figura del calibro di Quentin Tarantino scelga Brescia nell’anno in cui siamo Capitale della Cultura insieme a Bergamo. Sarà molto importante anche la presenza di chi verrà ad ascoltarlo: potrà scoprire una città diversa, forse migliore di come spesso si è ritenuta finora». Tarantino mette d’accordo tutti per intelligenza e capacità, fantasia e stile. Tanto che è difficile, per chiunque, scegliere il capitolo preferito della sua filmografia. «Arduo scegliere, ma su questo argomento posso fornire io un aneddoto – sorride Angelini -: riguarda “Le Iene”. Peccato che Saturnino, il famoso bassista che conosco da una vita e che al Teatro Grande si è esibito in “Pierino e il lupo” due anni fa, mi abbia spoilerato il finale prima che lo vedessi… Il che comunque non mi ha impedito di godermi il film». Perché è Tarantino. Grande cinema.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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