BRESCIA PHOTO ANCHE SUL LAGO

di Elia Zupelli
Da «My classroom», del 1983, di Zeng Yi: sin dagli anni Settanta documentava il volto della Cina più nascosto
Da «My classroom», del 1983, di Zeng Yi: sin dagli anni Settanta documentava il volto della Cina più nascosto
Da «My classroom», del 1983, di Zeng Yi: sin dagli anni Settanta documentava il volto della Cina più nascosto
Da «My classroom», del 1983, di Zeng Yi: sin dagli anni Settanta documentava il volto della Cina più nascosto

«La rivoluzione umana» di Zeng Yi irrompe oggi negli spazi espositivi della Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda, dove l’omonima mostra – curata da Ilaria Bignotti e Matteo Lorenzelli, con Camilla Remondina e in collaborazione con Lorenzelli Arte di Milano – rimarrà allestita e visitabile fino al 5 giugno. Inserito all’interno della quinta edizione del Brescia Photo Festival, dedicato alle forme del ritratto, il percorso espositivo pone appunto al centro il lavoro di Zeng Yi, protagonista della fotografia cinese tra gli anni Novanta e il nuovo Millennio, che sin dagli anni Settanta documentava il volto della Cina più nascosto, forse dimenticato dalla grande industrializzazione: quello degli anziani e dei bambini, dei piccoli villaggi rurali, dei gesti umili e quotidiani. Sono ritratti di una condizione umana che il fotografo cinese (1949) sente di dover raccontare spinto da un profondo senso di responsabilità e animato da una cristallina etica sociale. Scrutando e restituendo i volti di piccoli abitanti curiosi e di vecchi lavoratori, artigiani segnati dalla fatica e dal tempo che scorre, il suo obiettivo fotografico diventa voce narrante di un’umanità che, immagine dopo immagine, negli oltre venti ritratti esposti costruisce una sequenza narrativa inedita e toccante di una Cina che resiste (ma ancora per quanto?) al di là dei riflettori della politica e dell’opulenza economica. «In queste fotografie emerge, in tutta la sua pienezza di senso, quella rivoluzione umana che Zeng Yi seppe, con sensibilità e perseveranza, mettere in atto in Cina, accantonando la magniloquenza delle immagini politiche e documentando nei decenni le dinamiche sottili e complesse di una trasformazione epocale che spesso si dimentica quanto possa avere colpito gli anziani e i bambini» osservano Bignotti e Lorenzelli. «I loro sguardi, senza gridare, inchiodano lo sguardo - proseguono - e chiedono a ogni visitatore d’immergersi in un mondo solo apparentemente distante, eppure così empaticamente vicino al nostro: quello dell’infanzia, che è stata di tutti, e della vecchiaia, che tutti ci accomuna e ci rende abitanti di un comune destino, fatto di piccoli stupori e di semplici, fondamentali, desideri». Vernissage alle 18; info, orari e prenotazioni via sms o WhatsApp al numero 351 8869151 (www.villaleonesio.it).•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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