Brugnaro, un cuore libero Opera colma di umanità

I morti sono belli da far impazzire. La neve diffonde varchi ali di luce grandiose. La vita è stupenda. Compagna cara questi sono i giorni che dobbiamo costruire, questa è la gioia che strapperemo a ogni dominio se non ci stancheremo di urlare, di combattere. «Solo gioia trionfa» ************************* Ferruccio Brugnaro, operaio a Porto Marghera dagli inizi degli anni ‘50, è nato a Mestre nel 1936, è autodidatta e vive a Spinea (Venezia). Ha fatto parte per molti anni del Consiglio di fabbrica Montedison, ed è stato per decenni uno dei protagonisti delle lotte del movimento operaio. Nel 1965 comincia a distribuire nei quartieri, nelle scuole, fra i lavoratori in lotta, i suoi primi ciclostilati di poesia. È uno dei primi in Italia a diffonderli sotto forma di volantino. Sui muri di Orgosolo si possono leggere i suoi versi già dagli anni ‘70. È considerato a livello internazionale una dei maggiori poeti italiani viventi. La sua poesia è colma di umanità. Ha una visione positivistica e ottimistica della risoluzione dei nostri problemi sociali e aggiungerei ambientali. La parola chiave di tutto è fabbrica. Si tratta del petrolchimico di Marghera, che ha portato pane sì, mi ci si accorse ben presto avvelenato. Per cui si hanno testimonianze di uomini che non hanno potuto scegliere come vivere, bensì come morire. Di questi compagni e di se stesso il Poeta parla, e caso raro, da operaio scrive, portando esperienza di prima mano. E senza il filtro dello scrittore-intellettuale, che per quanto virtuoso non può che narrare in terza persona i disagi di altri. No, qui c’è l’esperienza diretta, le ore infinite ad inalare veleni tossici o i lutti sono i suoi, e di nessun altro. Il lettore è coinvolto nella denuncia e nel dolore, in una mimesis nel contempo commuovente e disincantata. Una volta aperta l’anima, sorge perentorio un «mai più!» Ferruccio Brugnaro non rinuncia alla protesta pacifica, alla sua condizione di uomo libero, con pensiero e cuore libero, che sogna un mondo migliore, nella passeggiata eternatrice dei grandi poeti.•.

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