il lutto

Addio al giornalista Costanzo Gatta, voce garbata e instancabile della cultura bresciana

di Paola Buizza
Lo scrittore, giornalista e autore teatrale si è spento all'età di 83 anni all'Ospedale Civile
Costanzo Gatta ha contribuito con i suoi scritti e il suo pensiero  ha dato un importante contributo alla cultura bresciana
Costanzo Gatta ha contribuito con i suoi scritti e il suo pensiero ha dato un importante contributo alla cultura bresciana
Costanzo Gatta ha contribuito con i suoi scritti e il suo pensiero  ha dato un importante contributo alla cultura bresciana
Costanzo Gatta ha contribuito con i suoi scritti e il suo pensiero ha dato un importante contributo alla cultura bresciana

Il mondo della cultura  piange la scomparsa di Costanzo Gatta. Il giornalista, scrittore e autore teatrale bresciano  si è spento all’età di 83 anni all'Ospedale Civile, lasciando alla città, e non solo, un patrimonio di parole, opere e racconti che negli anni ci ha  accompagnato e del quale in futuro faremo tesoro.  Se ne va così, in punta di piedi, a due giorni dalla celebrazione della Pasqua, il giornalista e teatrante lontano mille miglia da intrighi e da palazzi, un tranquillo e sereno bresciano – si legge nella biografia pubblicata dalla Compagnia della Stampa di Massetti e Rodella editori per il libro “Brescia innamorata” del 2007 - che pur amando svisceratamente la sua terra è riuscito  anche a vederne i difetti e a sottolinearli con garbo, e soprattutto senza spocchia.

Il cordoglio, in queste prime ore senza di lui, corre sul web. E tra un post e l’altro si ritrovano tutto quell’affetto e quella stima che Costanzo Gatta, nel corso dei decenni, ha seminato per strada. Nel suo ultimo post su Facebook, datato 2 marzo 2024, scriveva di diversi libri dannunziani che voleva cedere a un prezzo promozionale solo per finanziare un nuovo libro. Lui che di D’Annunzio è stato uno dei più attenti biografi e profondi conoscitori del Vate, è stato appassionato e instancabile fino all'ultimo giorno.

Chissà cosa avrebbe scritto, tra oggi e domani.  Chissà quale messaggio avrebbe lasciato a quel "popolo" di Facebook con il quale ogni tanto dialogava.     «Care amiche, cari amici, fossi mago con un colpo di bacchetta magica riporterei la pace dove oggi c'è guerra, e vorrei migliori condizioni di vita in questa nostra Italia purtroppo in affanno» scriveva alla vigilia della Pasqua nel 2022, augurando agli amici e alle amiche serenità. Quegli amici e quelle amiche che ora, in piedi, gli rendono omaggio e lo salutano, augurandogli un sereno viaggio. 

Chi era Costanzo Gatta 

Giornalista, musicista e regista teatrale (oltre venti i copioni portati in scena, fra gli altri, allo Stabile di Brescia), Costanzo Gatta aveva ereditato la passione per le parole e le note dal padre Alfredo, anche lui giornalista, critico musicale e teatrale del Giornale di Brescia. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 1967, nel 1972, inviato a Monaco dal quotidiano «La Notte» per seguire le Olimpiadi, Gatta fu uno dei primi due giornalisti italiani ad annunciare il blitz dei fedayn contro gli atleti israeliani.

Oltre all’attività di giornalista e di scrittore è stato anche un affermato regista, autore di numerosi testi teatrali. Ha composto musiche di scena per spettacoli della Loggetta, per la Biennale di Venezia e per lo Stabile di Sardegna; ha scritto soggetti televisivi ed azioni sceniche per la danza. Costanzo Gatta era una fonte inesauribile di aneddoti sulla storia di Brescia.  Ha dedicato centinaia di pagine a uomini e fatti della provincia e ha lavorato sia per la carta stampata che per la radio e la tv. Per l'emittente televisiva Bresciapuntotv ha curato la trasmissione «Sotto il cielo di Brescia». Dal 2011 era  collaboratore del dorso bresciano del Corriere. 

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