Ctb, obiettivo fissato: «Ripartire a ottobre»

Gian Mario Bandera, direttore Ctb
Gian Mario Bandera, direttore Ctb
Gian Mario Bandera, direttore Ctb
Gian Mario Bandera, direttore Ctb

Ieri, oggi, domani. Uno sguardo a ciò che è stato – annus horribilis – e spiragli di luce in proiezione di ciò che potrà essere, cominciando dalla sospirata «ripartenza», che Dpcm permettendo dovrebbe scattare il 4 maggio con «The Children», una coda di stagione prima dell’attività estiva, dislocata invece tra il Santa Chiara e altri luoghi nevralgici della città, anche in collaborazione con il Teatro Grande: tra bilanci e prospettive, il direttore del Ctb Gian Mario Bandera ha fatto il punto sulla situazione del Teatro Sociale in Commissione Cultura. «In Italia siamo stati i primi a chiudere - ha esordito infatti -. Il 2020 è stato un anno molto difficile... da un lato perché il Ctb è soprattutto un ente di produzione, dal punto di vista economico abbiamo subito delle perdite molto forti: circa un milione e mezzo tra mancati incassi e mancata vendita degli spettacoli, oltre al 10% di contributi ministeriali, 85mila euro, che ci sarebbero spettati nel 2020 e che non abbiamo ricevuto. Contemporaneamente – ha sottolineato Bandera -, l’intervento dello Stato è stato a luci e ombre, perché se ha garantito il contributo assegnato nel 2019, non ha fornito alcun tipo di ristoro. Devo invece ringraziare l’amministrazione comunale, che non ha fatto mancare il suo sostegno, permettendo al Ctb di rimanere in piedi, garantendo il pareggio di bilancio nel consuntivo 2020, che approveremo il mese prossimo». Pur nella complessità del quadro generale, tante anche le esperienze positive sperimentate in questi mesi: dalle formule innovative nell’ambito della fruizione digitale ai percorsi con le scuole, passando per il rapporto sempre più simbiotico con la città, con le realtà del territorio e non meno con il pubblico («molti spettatori invece di chiedere il rimborso lo hanno lasciato come donazione») e con attori, tecnici e operatori del settore, «ai quali il Ctb, con cinque produzioni chiuse da ottobre e una sesta quasi ultimata, ha garantito lavoro nonostante la situazione di stallo». Detto dei progetti sinergici con il Donizetti di Bergamo in prospettiva capitali della cultura 2023, «l’obiettivo - ha concluso Bandera - è ripartire a ottobre, sperando in capienze che possano permettere almeno di sostenere i costi di produzione: la stagione è già pronta e si prevede di tornare ai numeri pre-pandemia entro un anno, al massimo due».•. E.Zup. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti