«Don Milani» Ricerca sugli stampatori Rampazetto

Nell’anno dantesco si è rinnovato l’interesse per le edizioni della Divina Commedia, con numerosi protagonisti in ambito bresciano. Le alunne della 3^D liceo linguistico «Don Milani» di Montichiari, guidate dal professor Severino Bertini, hanno approfondito le vicende di una dinastia di stampatori originari di Lonato: i Rampazetto. Francesco, il capostipite, emigrò a Venezia e iniziò verso la metà del ’500 nella sua bottega in Calle delle Rase, dietro il Palazzo Ducale. Nel 1567 stampò il «Ricordo d’agricoltura» dell’agronomo lonatese Camillo Tarello, oltre a classici come l’Orlando Furioso e l’Eneide. Fu tra i pochi tipografi assieme ai Nicolini di Sabbio Chiese a stampare in greco. La sua preparazione tecnica gli permise di ricoprire nel 1572 la carica di Priore. Si cimentò con la Divina Commedia con una edizione speciale di quella stampata da Francesco Marcolini da Forlì, inserendo fascicoli non ancora rilegati. Una operazione di «rinfrescatura». Ne restano due copie: la prima è conservata nella Biblioteca della University of Notre Dame (in Indiana), l’altra è stata posta in vendita sul mercato antiquario di New York per 30mila dollari.•. R.D.

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