fotografia

Gli scatti di Garolla e Samugheo al Mo.Ca. per il Brescia Photo Festival

di Paola Buizza
Dal 16 marzo al 12 maggio le due personali dal titolo "Saper leggere il tempo " e "Dentro il cinema"
A sinistra uno scatto di Federico Garolla, Sophie Malgà dal reportage  "La giornata di una mannequin"  - a destra una splendida Sandra Milo fotografata da Chiara Samugheo nel 1960
A sinistra uno scatto di Federico Garolla, Sophie Malgà dal reportage "La giornata di una mannequin" - a destra una splendida Sandra Milo fotografata da Chiara Samugheo nel 1960
A sinistra uno scatto di Federico Garolla, Sophie Malgà dal reportage  "La giornata di una mannequin"  - a destra una splendida Sandra Milo fotografata da Chiara Samugheo nel 1960
A sinistra uno scatto di Federico Garolla, Sophie Malgà dal reportage "La giornata di una mannequin" - a destra una splendida Sandra Milo fotografata da Chiara Samugheo nel 1960

Con le foto di Franco Fontana e Maurizio Galimberti al Museo di Santa Giulia, il Brescia Photo Festival 2024 si è aperto. Ora continua  al Mo.Ca. – Centro per le Nuove Culture, secondo centro espositivo, con due personali dedicate a Federico Garolla e Chiara Samugheo. Entrambe le mostre rimarranno allestite dal 16 marzo al 12 maggio 2024.

Garolla è stato tra i primi a portare gli abiti degli atelier più prestigiosi nelle strade al mattino presto, nelle periferie urbane ancora libere dal traffico automobilistico, sulle scalinate di una Roma deserta,  creando una fusione suggestiva tra eleganza e realtà urbana grazie alla complicità dei contesti inaspettati. Samugheo, artista scomparsa nel 2022,  è definita "la fotografa delle dive". La sua capacità di giocare con l'essenzialità delle linee e i contrasti cromatici, ha rinnovato il ritratto di studio, lanciando in qualche modo un nuovo modello per la fotografia di moda e di cinema degli anni Ottanta.  

L'universo creativo di Federico Garolla (Napoli, 1925- Milano, 2012)

E' stato uno dei maestri della fotografia italiana il cui stile ha illuminato, tra gli anni Settanta e Ottanta, il percorso di molti colleghi. Ha iniziato la sua carriera nel giornalismo collaborando col “Mattino” e con “Il Domani d’Italia”, tra i maggiori quotidiani di Napoli. A Milano approda al  fotogiornalismo e realizza centinaia di reportage per prestigiose testate italiane

La mostra a lui dedicata, allestita al Moca dal 16 marzo al 12 maggio, s'intitola Saper leggere il tempo ed è  curata da Margherita Magnino e Carolina Zani.

La rassegna presenta circa 70 fotografie, tutte vintage, provenienti dall’Archivio Federico Garolla, nelle quali grandi attori teatrali, stelle nascenti della televisione, modelle, artisti ma anche persone comuni sono ritratti in ambienti inconsueti e sorprendenti.  Le sue opere riflettono la vivacità e la complessità della società italiana del secondo dopoguerra, contribuendo a creare l'immagine di un'Italia in rapida trasformazione, pronta ad abbracciare un futuro dinamico e borghese. 

Celebrità e femminilità negli scatti di Chiara Samugheo (Bari, 1935-2022)

Nota biografica: all'anagrafe Chiara Paparella, acquisirà il nome d'arte Chiara Samugheo negli anni Cinquanta. Esordisce nella fotografia documentando la realtà del Meridione: nel 1954 per esempio realizza a Galatina uno tra i primi servizi sul fenomeno del tarantismo. Negli anni successivi il suo interesse per l’uso sociale del corpo la porta a misurarsi con l’iconografia dello star system,

Dentro il cinema è il titolo dell’esposizione curata da Mauro Raffini e allestita al Moca dal 16 marzo al 12 maggio. Una rassegna che dimostra come Chiara Samugheo abbia sempre concentrato la propria attenzione sui protagonisti che contribuirono a rendere il cinema una delle forme espressive più popolari e amate. Le dive acquisiscono una femminilità e una personalità reali, al di là dell'effimero  costruito intorno ai loro corpi, contribuendo così ad alimentare la mitologia del cinema italiano.

La fama di Chiara Samugheo  divenne rapidamente globale, tanto che fu chiamata a collaborare con le principali riviste di cinema, moda e costume, tra cui “Cinema Nuovo”, “Epoca”, “Stern”, “Vogue”, “Paris Match”, “Life” e “Vanity Fair”.

Il suo sguardo ha contribuito significativamente al movimento di liberazione sessuale che caratterizzò gli anni Sessanta, e la voluta mancanza di premeditazione della sua tecnica, quella ricercata sintesi tra la foto “posata” e l'istantanea catturata al volo, è ciò che le consentì di firmare servizi fotografici ampiamenti apprezzati.

Dove e quando

Brescia, Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture (via Moretto 78)

16 marzo – 12 maggio 2024

Orari:

Dal martedì alla domenica h 15-19 - Ultimo ingresso ore 18 

Domenica 7 aprile e domenica 5 maggio, alle ore 17, sono previste due speciali visite guidate alle mostre. Costo: 10 euro Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo una mail a info@macof.it. Le visite saranno confermate con un numero minimo di 12 partecipanti.

Costo del biglietto

Ingresso: 5 euro intero - 4 euro ridotto (bambini di età inferiore ai 7 anni, adulti sopra i 65, studenti e convenzioni speciali).

I biglietti si possono acquistare direttamente presso il Ma.Co.f, non esistono prevendite in internet.

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