Manerbio «In essere» Arte al bancone del bar

di Michele Laffranchi
«In essere» a Manerbio
«In essere» a Manerbio
«In essere» a Manerbio
«In essere» a Manerbio

La mostra «In essere» e il bar Borgomella di Manerbio proseguono il proficuo rapporto iniziato il 31 ottobre scorso: esaurite le tre settimane dedicate al Giorno della Memoria e alla perpetua commemorazione del dramma della Shoah, è il momento della personale di Carlo Monterenzi, incentrata attorno alla passione per la fotografia dell'autore. L’idea di «In essere» è semplice e allo stesso tempo innovativa, frutto della geniale visione del curatore Luciano Baiguera: offrire al consumatore del bar, «vittima» inconsapevole del cortocircuito emotivo dei tempi frenetici della modernità, l’occasione di essere fruitore d’arte per una volta in maniera più spensierata e non per forza nella canonica modalità del museo, con la possibilità di godere prosaicamente delle installazioni a fianco della tazzina di caffè o del bicchiere di vino. Una proposta che ha riscosso immediato apprezzamento tra la gente di Manerbio, accorsa in numerosa presenza all’inaugurazione della mostra del 23 gennaio sul Giorno della Memoria: per tre settimane è stato possibile osservare al Borgomella quadri e immagini che rievocavano il dramma dell’Olocausto, allo scopo di sollecitarne il cruciale ricordo che il tempo rischia di offuscare. Da adesso, e fino al 26 febbraio prossimo, si cambia tono e registro, dando spazio all’immaginario fotografico di Monterenzi: «Mi sono appassionato a questa disciplina negli anni ‘70 – si legge nella scheda di presentazione dell’autore, che a Manerbio ha aperto il suo studio fotografico nell’ormai lontano 1987 –. Adesso metto la mia esperienza al servizio di mia figlia Claudia, con la quale collaboro. A livello personale, tra i tanti generi, ho sempre preferito la fotografia di scena e di spettacolo, ma più di tutte quella naturalistica». E in effetti, fra le immagini che per due settimane rallegreranno l’atmosfera del Bar Borgomella, spiccano i dettagli meravigliosi dell’obiettivo di Monterenzi, abile nel catturare i colori del paesaggio e la vivacità di flora e fauna. Le prossime tappe della rassegna artistica saranno ancora dedicate a singoli autori, prima della collettiva di Pasqua che ruberà la scena tra il 10 e il 23 aprile. L'arte fruita involontariamente davanti al bancone del bar: così «In essere» ha fatto centro. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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