Dalla Guerra Fredda al delitto di Pietro Maso

L’ingresso dei Khmer rossi a Phnom Penh  nell’aprile 1975Maurizio Cattaneo
L’ingresso dei Khmer rossi a Phnom Penh nell’aprile 1975Maurizio Cattaneo
L’ingresso dei Khmer rossi a Phnom Penh  nell’aprile 1975Maurizio Cattaneo
L’ingresso dei Khmer rossi a Phnom Penh nell’aprile 1975Maurizio Cattaneo

Dal ritiro dei diplomatici americani da Phnom Penh in Cambogia nel ’75 alla firma dell’atto istitutivo della Comunità del carbone e dell’acciaio nel ’51 a Parigi, passando per alcune pagine della cronaca, come l’uccisione, in Iraq, di Fabrizio Quattrocchi e il duplice omicidio compiuto da Pietro Maso. È Maurizio Cattaneo, direttore di Bresciaoggi e de L’Arena a commentare come editorialista le ricorrenze della settimana dal 12 al 18 aprile a «Il giorno e la Storia», il programma di Rai Storia firmato da Giovanni Paolo Fontana, in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14 e 20.10 su Rai Storia. Lunedì 12 aprile Cattaneo ricostruisce il contesto in cui matura il ritiro dei diplomatici dall’ambasciata statunitense in Cambogia nel 1975. I Khmer rossi sono ormai alle porte di Phnom Penh. Pochi giorni dopo i vietcong entrano a Saigon costringendo il personale dell’ambasciata Usa ad abbandonare il Vietnam. Martedì 13 aprile in primo piano il presidente dell’Iraq Abdel Salam Aref, scomparso nel 1966 in un incidente aereo molto sospetto. Aveva fatto parte del gruppo di generali che nel 1958 aveva rovesciato la monarchia hashemita dell’Iraq in un bagno di sangue e nel 1963 abbattuto il regime di Abdel Karim Kassem che aveva guidato il golpe del 1958 assieme allo stesso Aref. Mercoledì 14 aprile si torna al 2004 quando il genovese Fabrizio Quattrocchi, contractor di una compagnia privata in Iraq, rapito con alcuni colleghi dal gruppo terroristico «Falangi verdi di Maometto», viene ucciso dai suoi sequestratori. Prima di morire, Quattrocchi cerca di togliersi la benda, dicendo «Adesso vi faccio vedere come muore un italiano». Nel 2006, è insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria. Giovedì 15 aprile Cattaneo ricorda l’incidente ferroviario di Murazze di Vado, nel Bolognese, nel 1978, con un bilancio di 48 vittime e 76 feriti, tra i quali alcuni calciatori dell'Hellas Verona. Venerdì 16 aprile il ricordo va a Claudio Varalli esponente del Movimento dei Lavoratori per il Socialismo, ucciso a colpi di pistola da un militante neofascista al ritorno da un corteo, a Milano nel 1975. All’indomani dell’uccisione di Varalli, i suoi compagni organizzano una manifestazione che sfocia in pesanti scontri in cui muore Giannino Zibecchi, un insegnate di educazione fisica, travolto da una jeep della polizia. Un caso che ha molto colpito l’opinione pubblica quello commentato dal direttore di Bresciaoggi e de L’Arena sabato 17 aprile: nel 1991 a Montecchia di Crosara in provincia di Verona il diciannovenne Pietro Maso, insieme a 3 complici, uccide il padre, Antonio Maso, e la madre, Maria Rosa Tessari. Pietro Maso viene condannato a 30 anni di carcere. Nel 2008, ottiene la semilibertà e, nel dicembre 2010, si sposa. Torna libero nell’aprile 2013. La settimana si chiude domenica 18 aprile nella ricorrenza della firma a Parigi, nel 1951, del primo trattato della Comunità Europea, finalizzato al libero mercato del carbone e dell’acciaio. L’accordo riunisce la Francia, la Germania, l'Italia e i paesi del Benelux e non persegue solo obiettivi economici, ma svolge anche una importante funzione politica. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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