RICONOSCIMENTO

E il premio David è per missidenti

di Flavio Marcolini
Il tecnico del suono monteclarense felice d'aver fatto «un film importante e apprezzato» Il set anche a Padernello: «È stato bello e divertente collaborare con la gente del posto»
Carlo Missidenti con Elio Germano: «È straordinario, rispettoso, disponibile»
Carlo Missidenti con Elio Germano: «È straordinario, rispettoso, disponibile»
Carlo Missidenti con Elio Germano: «È straordinario, rispettoso, disponibile»
Carlo Missidenti con Elio Germano: «È straordinario, rispettoso, disponibile»

A dirigere l'equipe fonica che si è aggiudicata il Premio David di Donatello per il miglior suono con il film «Volevo nascondermi» di Giorgio Diritti è stato il monteclarense Carlo Missidenti. La notizia del riconoscimento è giunta da RaiUno, che ha trasmesso in diretta la cerimonia di premiazione dal Teatro dell'Opera a Roma. Di 42 anni, Missidenti dopo gli studi al «Don Milani» di Montichiari e alla Cattolica di Brescia ha frequentato i corsi di Ermanno Olmi a Bologna alla scuola «Ipotesi Cinema». Tecnico del suono, si è occupato di pellicole cinematografiche, documentari e serie tv. Aveva già vinto il David di Donatello nel 2010 per il miglior suono nel film «L'uomo che verrà», sempre di Diritti. Insegna sound design all'Accademia di Belle Arti Laba di Rovereto e alla Scuola di cinema e documentario Zelig a Bolzano. «Ho la consapevolezza di aver fatto un film molto importante e apprezzato», dice Missidenti. Girato a fine 2018, ha avuto come set anche il Castello di Padernello e la campagna di Borgo San Giacomo. «Tornare alla mia pianura è stato molto bello - osserva -. Lavorare vicino a dove son nato, riconoscere il paesaggio padano, mi ha riportato alle mie radici, a luoghi che un po' mi appartengono perché hanno fatto parte del mio percorso di crescita». «È stato molto divertente - sottolinea - vedere la gente del posto collaborare, per esempio i contadini fermare i trattori quando si girava, per non far rumore».La presenza nel cast di Elio Germano si è fatta sentire: «È uno straordinario professionista, uno dei più grandi attori italiani. Sempre rispettoso, disponibile e collaborativo, tiene molto al suono e a realizzare una performance pulita. Non è semplice fare un film con un panorama sonoro d'epoca; per fortuna abbiamo trovato location molto isolate dalla civiltà e dai rumori moderni, sul Po e nella nostra Bassa». A luglio Missidenti ricomincerà a lavorare a Roma, questa volta sul set del nuovo film di Gianni Zanasi, mentre a fine anno tornerà con Diritti, per una storia ambientata fra il Trentino e la Svizzera. Quello per i suoni è uno dei 7 David andati a «Volevo nascondermi», premiato come miglior film dalla giuria; Diritti ha vinto il premio per la miglior regìa, lirica e suggestiva, Germano da miglior attore protagonista per aver interpretato con maestria il tormentato itinerario esistenziale di Antonio Ligabue. E ancora, Matteo Cocco si è aggiudicato quella per la fotografia, Aldo Signoretti per le acconciature e Ludovica Ferrario, Alessandra Mura e Paola Zamagni per la scenografia. Per quest'ultimo film di Diritti, Missidenti ha diretto una squadra composta dal microfonista Filippo Toso, dal creatore dei suoni Marco Biscarini, dal loro montatore Luca Leprotti e dal mixatore Francesco Tumminello.. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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