Era
firma
di Baldo

di Piera Maculotti
Il professore nello studio di Mompiano: era nato il 19 gennaio del ’20Renzo Baldo insignito del Grosso d’Oro dal sindaco Corsini nel 2005
Il professore nello studio di Mompiano: era nato il 19 gennaio del ’20Renzo Baldo insignito del Grosso d’Oro dal sindaco Corsini nel 2005
Il professore nello studio di Mompiano: era nato il 19 gennaio del ’20Renzo Baldo insignito del Grosso d’Oro dal sindaco Corsini nel 2005
Il professore nello studio di Mompiano: era nato il 19 gennaio del ’20Renzo Baldo insignito del Grosso d’Oro dal sindaco Corsini nel 2005

L’impegno culturale e civile, l’amore per la scrittura, la passione per la musica: una vita davvero viva quella che Renzo Baldo coronava lo scorso anno, il 28 novembre; un’esistenza ricca di anni (97), di affetti e interessi. Intellettuale autorevole e riservato, amato docente delle scuole superiori, studioso e conferenziere, musicista e musicologo, poeta e giornalista - una delle prime firme del Bresciaoggi, di cui fu condirettore e responsabile della pagina della Cultura -, Renzo Baldo torna ora protagonista di una bella iniziativa editoriale promossa dai famigliari. Gli scritti più significativi, insieme ad altri inediti, sono stati raccolti in due nuovi libri - «Percorsi narrativi» e «Memorie e ritratti» - affiancati da un terzo testo di originali note musicali - «Biscrome» - a cura di Enio Esti, pubblicato da BresciaMusica, la rivista che Baldo, con altri, fondò nel 1985 e diresse fino al 2004, restandone fedele collaboratore fino alla fine. I tre volumi (Liberedizioni - Secondorizzonte) oggi alle 18 in Sala Giudici - Palazzo Loggia saranno presentati dalle figlie Adelaide e Cristina, con l’omaggio musicale di Daniela Cima (flauto) e Paolo Perucchetti (violoncello) e letture di Luciano Bertoli.

DOPO IL SALUTO del sindaco Del Bono e del presidente del consiglio comunale Cammarata, intervengono due curatori: lo storico Luciano Fausti (già autore di una sostanziosa biografia, 2005 L’Obliquo) e Augusto Mazzoni, direttore di «BresciaMusica». La produzione di Baldo è vasta e varia per temi e toni: rigorosi pensieri, ricordi e racconti tra giochi narrativi e «ludi verbali»; tanta sana vis polemica, arguta ironia, efficacia aforistica. «È facile pronunciare belle parole per proclamare principi. Difficile fare gesti concreti per la loro attuazione». Coerenza e serietà: le virtù di chi crede nella cultura come strumento; come conoscenza, e coscienza, critica capace di «mordere sulla realtà». Fuori da conformismi e semplificazioni o verbose confusioni: «Portare chiarezza è compito etico». Parole espresse con lo stile diretto, antiretorico di una mente lucida e attenta, di «un uomo probo e moralista» nel senso classico, come sottolinea Giovanni Tesio. Per Baldo i libri sono il trampolino per meglio calarsi e impegnarsi nel mondo reale; dove coniugare libertà e responsabilità, denuncia e speranza. In una laica tensione ideale sentita forte fin dalla giovinezza, come attestano le «Memorie» - a cura di Gianfranco Porta - che ripercorrono la sua formazione: l’impatto entusiasmante con il teatro, la «folgorazione» per la musica, la devozione per il maestro Isidoro Capitanio, la cui figura campeggia tra i molti «Ritratti» della sezione curata da Carlo Simoni. I tre volumi - a firma Renzo Baldo - sono mossi dallo stesso bisogno di capire questa «nostra variegata umanità», per contribuire a un vivere, e un convivere, più civile. Anche per questo il ricavato delle vendite, in collaborazione con la Fondazione Calzari Trebeschi e la Nuova Libreria Rinascita, è destinato a progetti educativi rivolti agli adolescenti.

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