FANTASIE D’ANIMALI DEL VERSATILE PELI

di Claudio Andrizzi
Giovanni Peli con l’immancabile porta-chitarra: l’autore bresciano è musicista, cantautore, scrittore ed editore«Filastrocche e Animaletti»:  la copertina illustrata da Laura Mazzocchi
Giovanni Peli con l’immancabile porta-chitarra: l’autore bresciano è musicista, cantautore, scrittore ed editore«Filastrocche e Animaletti»: la copertina illustrata da Laura Mazzocchi
Giovanni Peli con l’immancabile porta-chitarra: l’autore bresciano è musicista, cantautore, scrittore ed editore«Filastrocche e Animaletti»:  la copertina illustrata da Laura Mazzocchi
Giovanni Peli con l’immancabile porta-chitarra: l’autore bresciano è musicista, cantautore, scrittore ed editore«Filastrocche e Animaletti»: la copertina illustrata da Laura Mazzocchi

Giovanni Peli torna a scrivere per l’infanzia: ulteriore sfaccettatura di un universo espressivo che dalla canzone d’autore arriva al romanzo passando per la poesia. Ma anche per «Filastrocche e Animaletti»: questo è il titolo del nuovo libro dello scrittore, musicista, editore e bibliotecario bresciano, appena uscito per Calibano. Una raccolta illustrata dedicata ai bambini, perfetta per il Natale che arriva con il suo sciorinare di rime e immagini animato da personaggi come Spencer e Cornicia, Barbigio Gatto Festaiolo, Luca Sonnellino e il Pompelmo Inesprimibile. «Sono testi che ho scritto in gran parte nei primi anni Duemila, quando studiavo per prendere il diploma di Operatore di biblioteca per bambini e ragazzi e quando scrivevo testi per bambini per il compositore e didatta Antonio Giacometti – racconta Peli –. Qualche anno fa sono rimasto folgorato dalle illustrazioni di Laura Mazzocchi e le ho proposto di collaborare a questi lavori inediti. Avevamo intenzione di comporre un albo illustrato solamente su “Il pompelmo inesprimibile“ ma ora, grazie a Calibano Editore con cui in passato ho già pubblicato libri di vario genere, abbiamo avuto l'occasione di unire più lavori». Un lavoro che quindi si è protratto nel tempo, con l’obbiettivo di perfezionare e migliorare costantemente i testi. «Vero, nel corso degli anni ogni tanto aprivo il file di queste poesie e correggevo qualche parola, quindi penso che ora siano davvero perfette. Un'altra cosa importante che ho fatto recentemente, dopo anni di distanza dalla prima stesura, è stata togliere dalla raccolta tutte quelle poesie che non erano davvero per bambini ma più che altro divertissement letterari fondamentalmente rivolti agli adulti». Scrivere davvero per i bambini, insomma, e non sulla testa dei bambini, in linea con lo spirito del più grande maestro di letteratura per l’infanzia che l’Italia abbia mai avuto. «La frase di Gianni Rodari in epigrafe l'ho scelta perché queste poesie vogliono soprattutto far fantasticare e sorridere, due cose che davvero si possono fare in circostanze anche apparentemente disperate – sottolinea Peli –. Penso inoltre che un ritorno a Rodari non guasti mai: secondo me ci sono stati periodi recenti in cui è stato poco considerato, recentissimamente sta tornando, anche per via delle celebrazioni per il centenario della nascita (2020)». Ma a chi si rivolgono queste Filastrocche? «Penso che la maggior parte sia adatta a bambini della scuola elementare diciamo fino alla terza, mentre alcune sono godibili anche dai più piccoli, ma l'età è sempre molto indicativa: tutto dipende non solo dal bambino, ma da chi avrà voglia di leggergliele». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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