Giagnoni, la Terra e la responsabilità di abitare il pianeta

di Vincenzo Spinoso
Lucilla Giagnoni ospite della rassegna «D’estate al Chiostro»
Lucilla Giagnoni ospite della rassegna «D’estate al Chiostro»
Lucilla Giagnoni ospite della rassegna «D’estate al Chiostro»
Lucilla Giagnoni ospite della rassegna «D’estate al Chiostro»

C’è un filo fatto di domande, una continuità di dilemmi irrisolti che fin dal principio dell’arte tortura e al tempo stesso ispira l’uomo nel segno che sta lasciando su questa Terra. Con la Carta della terra, nel 2000, siamo riusciti a darci una parziale risposta: non siamo possessori, proprietari della natura, ne siamo ospiti per sua ignara gentilezza. Lungo questo filo, Lucilla Giagnoni sta percorrendo parte della sua carriera di attrice e autrice tra televisione e teatro; un percorso che, ieri e lunedì, ha fatto tappa a Brescia con due repliche per il quarto appuntamento della rassegna «D’estate al Chiostro», organizzata dal Ctb. CON «TERRA. Una carta dei diritti», il teatro fonde arte e riflessione affondando le radici nella tragedia greca, per rendere l’idea della continuità con cui la speculazione sul rapporto uomo-natura permea lo sviluppo delle espressioni artistiche e le sue ricadute antropiche. L’uomo che si ribella alla natura (Edipo) e la donna che si ribella all’ordine costituito (Antigone) sono entrambi colpevoli di hybris e vanno incontro a un destino tragico, mentre l’uomo che si riconcilia con la natura e ne riconosce i caratteri di madre intoccabile e venerabile (San Francesco) sembra riportare l’ordine con cui il ciclo della vita prosegue in modo silenzioso e immutabile. Sulle orme di questi tre personaggi, per mezzo di una recitazione intensa, capace per lunghi tratti di essere solenne ma anche di cedere all’informalità, Giagnoni medita (e invita il pubblico a fare altrettanto) sul concetto di una società giusta, che sappia sostenere al contempo la libertà individuale e soprattutto il rapporto con la madre-natura senza diventarne carnefice. In 60 minuti di spettacolo Giagnoni espone quello che appare come un manifesto artistico-politico: intenso e accattivante grazie alle sincere convinzioni che muovono l’attrice, decisa ad aprire lo sguardo sul mondo, nel senso di avere attenzione per tutto ciò che è vivo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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