LA PERFORMANCE

Siccità d’artista, alla Giamaica di Sirmione in azione il duo Gianus

di Flavio Marcolini
L'opera è stata messa su un tubo per sottolineare il delicatissimo problema degli scarichi a lago. Altre opere visibili a Castiglione
Incursione  tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo
Incursione tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo
Incursione  tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo
Incursione tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo

Gianus ha scelto il luogo simbolo della siccità ormai cronica sul lago di Garda per la sua prima performance in terra bresciana. L’ormai noto duo artistico mantovano, infatti, nella notte fra sabato e domenica ha abbandonato – ma la coppia preferirebbe forse dire «rilasciato» - la sua ultima installazione, significativamente intitolata «Dove vai…», alla spiaggia rocciosa della Giamaica di Sirmione, sotto il promontorio delle grotte di Catullo, che nella scorsa estate si è estesa a preoccupante dismisura a causa della prolungata assenza di precipitazioni.

Incursione  tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo
Incursione tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo

Il livello del bacino lacustre qui in un anno è calato di quasi un metro e mezzo, facendo affiorare il magnifico fondale fatto di lastroni sui quali si sono stese la scorsa estate migliaia di turisti. Con questa loro ultima azione le anonime quanto estrose quattro mani, ormai conosciute da mesi come «il Banksy dei colli morenici», hanno inteso richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle emergenze legate al riscaldamento globale del pianeta, ma non solo.

Lo pseudonimo che richiama il dio Giano Bifronte

Non a caso l’opera è stata messa su un tubo, a sottolineare lo scottante problema degli scarichi a lago. Lo pseudonimo scelto dai due giovani artisti richiama il dio romano Giano Bifronte, che può guardare al futuro e al passato, composto com’è da due menti in grado di pensare e agire in direzione opposta. Collaudata quindi per loro la prassi di realizzare sempre coppie di opere legate allo stesso problema sociale.

Incursione  tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo
Incursione tra sabato e domenicaGianus (coppia anonima d’artisti) ha «rilasciato» l’ultima installazione intitolata «Dove vai…» alla spiaggia Giamaica Il livello del lago alla Giamaica in un anno è calato di quasi 1 metro e mezzo

Questa è la terza sull’emergenza idrica. La prima fu realizzata a giugno a Castiglione delle Stiviere, sul canale Arnò, il sistema di irrigazione dell’Alto Mantovano che porta sulle colline l’acqua del lago d’Idro e che a luglio era stato chiuso per penuria d’acqua. La seconda fu posta a Cavriana, vicino alla storico lavatoio dove un tempo si faceva il bucato all’aperto.

Altrettanto collaudata l’idea di realizzare sempre opere su tela, non solo per la volontà di non danneggiare muri e immobili, ma anche per vedere quanto resistono se esposte pubblicamente, solitamente nei pressi di monumenti o di luoghi di grande passaggio. Spesso meno di un post sui social network, sostengono i due. Per consuetudine chi le rinviene si fa un selfie da inviare alle piattaforme gestite da Gianus sul web e poi può tenersele o regalarle a enti pubblici.

La sfida: migliorare la vita attraverso l'arte

Gianus non rilascia interviste, ma dalla sua web reputation sembra essere estremamente sensibile alle problematiche ecologiche, che inquietano questi due ragazzi come milioni di coetanei: «Lasciateci migliorare la vita attraverso l’arte» è il loro slogan. L’intero catalogo della produzione è pubblicato sulla pagina Instagram gianus.art. Alcune opere sono esposte a Castiglione nel corridoio del Museo internazionale della Croce Rossa, un’altra in un atrio del liceo statale Gonzaga, altre ancora in gallerie private nell’entroterra gardesano. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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