IL GIORNO DI BIDEN L’AMERICA SVOLTA

di Fiorenza Bonetti
Joe Biden sarà il secondo presidente cattolico dopo J.F. KennedyL’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio ha messo gli Stati Uniti di fronte alla realtà di un Paese spaccato
Joe Biden sarà il secondo presidente cattolico dopo J.F. KennedyL’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio ha messo gli Stati Uniti di fronte alla realtà di un Paese spaccato
Joe Biden sarà il secondo presidente cattolico dopo J.F. KennedyL’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio ha messo gli Stati Uniti di fronte alla realtà di un Paese spaccato
Joe Biden sarà il secondo presidente cattolico dopo J.F. KennedyL’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio ha messo gli Stati Uniti di fronte alla realtà di un Paese spaccato

Con l’insediamento alla Casa Bianca giurerà il quarantaseiesimo presidente, Joe Biden, il più anziano della storia USA con i suoi 78 anni. Con lui Kamala Harris, prima vicepresidente donna, di discendenza mista (asiatica e afroamericana). In una congiuntura globale sospesa tra la pandemia, l’assalto al Congresso nel giorno dell’Epifania e lo spiegamento di forze dell’ordine a difesa dell’Inauguration Day, l’agenda di provvedimenti del neo presidente è già fitta, in straordinaria frattura con la politica dell’uscente Trump. In ambito sociale, attesa la firma di revoca del divieto di ingresso negli Usa da alcuni Paesi musulmani, il via libera al ritorno degli Stati Uniti nell'accordo di Parigi sulla lotta ai cambiamenti climatici e al programma che permette di riunire le famiglie di immigrati separate al confine col Messico, lo stop agli sfratti e lo slittamento dei pagamenti dei prestiti contratti dagli studenti universitari. Dieci provvedimenti, compresa una strambata nella gestione dell’emergenza sanitaria, che Biden firmerà in altrettanti giorni, a partire da quello del suo giuramento al quale non presenzierà Trump. Un ulteriore, incredibile, primato di questa presidenza. Ma Joe Biden sarà anche il secondo presidente cattolico degli Stati Uniti, dopo J.F. Kennedy, sessant’anni prima. Ed è a questo elemento dai profondi risvolti morali, sociali e politici che Massimo Faggioli ha dedicato il saggio dal titolo «Joe Biden e il cattolicesimo negli Stati Uniti», pubblicato da Editrice Morcelliana. L’AUTORE – professore ordinario nel dipartimento di Teologia e Scienze religiose della Villanova University di Philadelphia – negli Stati Uniti dal 2008, era stato attratto già nel corso dell’elezione di Obama dall’intreccio tra politica e religione. Una connessione che torna, poderosa, dodici anni dopo, chiedendo «al cattolico Biden di curare le ferite morali e corporali inflitte all’America da Trump, dalla pandemia e dalla globalizzazione». A lui, insomma, spetta di trovare il modo per «essere americani e cattolici allo stesso tempo». Tema controverso, di complessa interpretazione, ma che per l’autore mostra un unicum: Biden èil primo candidato cattolico che si è elevato «al di sopra e superando le profonde divisioni interne alla Chiesa cattolica americana». E ancora, la questione etnica perseguita da Trump – stigmatizzata dai movimenti Black Lives Matter a seguito delle uccisioni di afroamericani da parte della polizia statunitense – è un ulteriore tavolo al quale il cattolicesimo si è seduto. Molti credenti, sostenendo i diritti delle minoranze, hanno ripensato «cosa significa veramente essere cattolici e americani». Nel saggio di Faggioli viene ricostruita – con una imponente argomentazione storico-sociale – la rete di interconnessioni tra la politica e il cattolicesimo d’Oltreoceano. In un viaggio di consapevolezza che attraversa la storia USA, dando ulteriore sostanza al suo domani. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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