«Io e Margherita»: Caffetto cita Stravinskij e Béjart

Liberedizioni pubblica i suoi libri
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All'Auditorium San Salvatore di Rodengo Saiano verrà presentato il romanzo «Io e Margherita» (Liberedizioni, 120 pagine, 14 euro), ultima fatica della scrittrice Milde Caffetto, già nota al pubblico per la fortunata raccolta di racconti «La ragazza a testa in giù». «Si tratta di un libro scritto con “Le Sacre du printemps“ in testa, il celebre balletto di Stravinskij, che vidi da giovanissima all'Arena con la magnifica coreografa di Maurice Béjart» racconta l'autrice. «Una musica innovativa, ne fui subito affascinata. Più tardi all'università su quest'opera scrissi una tesina approfondendo l'affascinante ambiente dei balletti russi». Ma quello di Caffetto è un sacrificio della primavera moderno, inserito in un format che fa da contenitore - modello già utilizzato oltre che da Béjart anche da Pina Bausch - innescando un percorso à rebours, in una sorta di pellegrinaggio alle sorgenti che Margherita compie «in cerca delle proprie radici, facendo coabitare lungo le pagine personaggi realmente vissuti con altri di fantasia, in una famiglia in cui ci son solo donne - insieme a lei danzano lievi le figure di Elodie, Juliette, Helène, Anita - e dove la protagonista non ha mai conosciuto né il padre né il nonno». Dalle atmosfere desuete e coinvolgenti, il romanzo è ambientato nella Parigi del Novecento e ha come filo conduttore un carteggio pieno di segreti, sviluppato tra la Ville Lumière e il lago di Garda. Uno scambio di lettere e carte che ci porta tutto d'un fiato verso una inattesa conclusione fatta d'istinto e passione. Di recente il corto bresciano «A testa in giù» di Claudio Tacchi - tratto appunto dal libro precedente di Milde Caffetto «La ragazza a testa in giù» - ha vinto il Taurasino d’Oro 2022 al Taurasi Film Fest: protagonista del cortometraggio la cantautrice Eleuteria Arena. •. F.Mar.

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