«Leggiamo poesia» con Maria Zanolli

«Leggiamo poesia»: si possono inviare video fino ai 2’ di durata
«Leggiamo poesia»: si possono inviare video fino ai 2’ di durata
«Leggiamo poesia»: si possono inviare video fino ai 2’ di durata
«Leggiamo poesia»: si possono inviare video fino ai 2’ di durata

Andrea Turla Nel film «L’attimo fuggente» il gaudente professor Keating (Robin Williams) rivolge ai suoi alunni queste parole: «Noi non leggiamo e scriviamo poesie perché è “carino”. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana». In questo periodo la razza umana sembra avere bisogno più che mai di leggere poesie: un’urgenza a cui artisti e teatranti bresciani hanno risposto prontamente. Tra loro c’è la scrittrice Maria Zanolli, fondatrice del gruppo «Leggiamo poesia», nato verso la fine di gennaio per condividere il piacere di recitare e ascoltare poesie. «Tutto nasce dall'idea che la lettura di poesia, condivisa ad alta voce, possa aiutare a comprendere il mondo e le proprie emozioni - spiega Zanolli - soprattutto quando il mondo è complesso e incomprensibile». L’iniziativa non ha nulla a che fare con la «performance» o l’esibizione: «Le parole chiave sono empatia, gentilezza, parola, voce, dono, ascolto e condivisione». Con l’emergenza Coronavirus non è stato possibile proseguire gli incontri, che si tenevano allo spazio culturale Foyer; per non soffocare l’iniziativa Zanolli ha fondato un nuovo salotto poetico online, creando la pagina Facebook «Leggiamo poesia». L’iscrizione è aperta a tutti: i membri del gruppo possono partecipare inviando un video di uno o al massimo due minuti con la lettura di una poesia a loro scelta oppure la fotografia del testo che desiderano condividere. Zanolli provvede a caricare il materiale due volte al giorno, alle 12 e alle 19: lampi di energia poetica per affrontare il pomeriggio e congedarsi dalla giornata. L’AUTRICE è piacevolmente sorpresa dal successo che l’iniziativa, lanciata il 31 marzo, sta riscuotendo: «In quattro giorni hanno aderito quasi 300 persone - rivela - ne sono veramente felice. Sono emozionata: tutte queste voci mi accompagnano come luci in questi giorni difficili». Voci squillanti e malinconiche, foglie secche sotto rapidi versi, placidi gatti che irrompono nell’inquadratura: tante persone hanno già condiviso i versi prediletti. C’è chi, leggendo ad alta voce, regala un sorriso alla webcam e chi, più schivo, offre la foto di un libro amato. Molto apprezzate le poetesse: in pochi giorni sono apparse Fabiana Negrin, Lucia Cerini, Wislawa Szymborska, Antonia Pozzi, Emily Dickinson. Anche se la lettura virtuale non restituisce le emozioni di un incontro reale, le pagine digitali possono diventare morbide tane dove stringersi e sentirsi vicini; un po’ come la grotta dove la «Setta dei poeti estinti» si radunava in segreto, solo per il piacere inconfessabile di leggere poesie. Prosegue il professor Keating: «Medicina, legge, economia ingegneria: nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore… sono queste le cose che ci tengono in vita». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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