Rinascimento,
dalla filosofia greca
al giornalismo

di Jacopo Manessi
Maria Pia Ammirati attesa il 28
Maria Pia Ammirati attesa il 28
Maria Pia Ammirati attesa il 28
Maria Pia Ammirati attesa il 28

Amalgamare influssi alti e meno, infarcirli di spunti pop qua e là, tessere l'elogio di una cultura onnivora. Non esiste tema preconfezionato, non ci sono fili da seguire a tutti i costi: la seconda parte di Rinascimento Culturale - rassegna organizzata dall'omonima associazione e aderente al Cts (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) - si prepara a riempire di proposte trasversali il mese di settembre, sotto la direzione di Alberto Albertini.

«In modo analogo al primo filone di incontri, andato in scena a giugno tra Gussago e Capriolo, puntiamo ad amalgamare tante arti - spiega quest'ultimo -: i nostri ospiti spesso diventano nostri amici, ed è più facile coinvolgerli e convincerli a tornare, nonostante il nostro budget sia inferiore a quello di altre manifestazioni del genere. Siamo una rassegna ancora giovane, compiamo quattro anni, ma puntiamo a essere presenti in diverse zone della provincia. Stavolta andiamo anche in città, aspetto che ritengo molto importante».

L'idiosincrasia per tutto quello che fa rima con «dovere culturale» si esemplifica bene già nell'esordio di mercoledì, alla Casa della Musica di Palazzolo, con Michela Lazzaroni e Stefania Guerra. Argomento? «Data visualization: uno strumento di conoscenza». «È un tema affascinante e cruciale per il giornalismo del futuro - spiega Albertini -: ogni volta che osservo le rappresentazioni grafiche sul Corriere della Sera mi stupisco di come riescano a inquadrare temi complessi e numeri vastissimi».

Data journalism e, come se nulla fosse, filosofia greca: l'accostamento corre a distanza di un giorno, ma resta nei confini palazzolesi con Umberto Galimberti, al bis nel festival. Anche se il cuore del Rinascimento sarà affare di Brescia città, tra Museo Diocesano e Università degli Studi. In cattedra saliranno il giornalista e scrittore Antonio Pascale, una delle voci più autorevoli della radio italiana come Gabriella Caramore e un altro mostro sacro dell'informazione quale Massimo Fini, in uno degli appuntamenti più attesi, con titolo «La modernità di un antimoderno», tratto dall'antologia dei suoi scritti filosofici, raccolti in un unico volume disponibile in libreria dal 29 settembre.

A ERBUSCO il cocktail prevede stimoli storici in luoghi di bellezza architettonica: il poker sarà servito dal 21 al 24 settembre tra Villa Lechi, Pieve, Teatro e Chiesa. Andrea Gamberini, il bis di Alessandro Barbero e soprattutto Gabor Klaniczay: «Magari non è tra i nomi più conosciuti, ma si tratta di un appuntamento da non perdere - spiega Albertini -: Klaniczay conosce molto bene l'italiano, e riceverà a Mosca un premio che equivale al Nobel della storia, da parte dell'International Committee of Historical Sciences. Parlerà della santità regale in Ungheria e in Europa nel periodo medievale». Il dolcetto finale a Provaglio d'Iseo, tra teatro e impegno: apre Maria Pia Ammirati il 28, prendendo spunto dal suo ultimo libro «Due Mogli. 2 agosto 1980», sulla strage di Bologna. Chiude Marcello Veneziani il giorno dopo, tra Storia e Mito.

L'ingresso è libero, il sito è rinascimentoculturale.it e c’è una pagina Facebook.

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