LA PRESENTAZIONE

Semiramide, la celebre veggente bresciana del Novecento tra paura e leggende

di Laura Piardi
Un documentario ripercorre la vita e le opere della sensitiva di Mussolini, Gassman e Lollobrigida, originaria di San Faustino. La sua vita è ancora avvolta da un alone di mistero
Un'immagine dell'epoca di Semiramide Gazzo
Un'immagine dell'epoca di Semiramide Gazzo
Un'immagine dell'epoca di Semiramide Gazzo
Un'immagine dell'epoca di Semiramide Gazzo

A Gardone Val Trompia, nella saletta adiacente la biblioteca è stato presentato nella serata del 20 marzo il cortometraggio dedicato «A Semiramide – la veggente bresciana del Novecento», realizzato da Silvia Ghilardi e Silvia Cascio. Presente il ricercatore Raffaele Piero Galli ed il coordinatore del sistema archiviato Massimo Galeri. Il documentario è giunto alla sua quarta tappa: due appuntamenti a Brescia, poi a Sarezzo ed ancora il 14 maggio al San Barnaba in città.

Originaria di San Faustino, si sposta poi a Sarezzo

Il documentario «A Semiramide», della durata di circa un’ora ed un lavoro di quasi tre anni, ripercorre la vita di Elisa Semiramide Gazzo, la sensitiva più in voga nella prima metà del Novecento. Nata in via San Faustino 11 a Brescia nel 1907, è di origine povera ed umile, diventa poi famosissima, una donna che riesce a riscattarsi. Si trasferisce a Sarezzo nel 1953 a villa Usignolo, ma continua a ricevere i clienti nello studio in via Aleardo Aleardi in città.

Tra questi c'erano politici come Benito Mussolini, Augusto Turati e Italo Balbo, personaggi dello spettacolo, come Vittorio Gassman e Gina Lollobrigida, fino ad una miriade di artisti, sportivi e personalità del mondo accademico della psicografologia e della chiromanzia, che spesso le lasciano immagini con dedica “A Semiramide …” .

Nel percorso di scoperta di questa donna in diverse occasioni, le autrici del documentario hanno avuto dubbi sulla veridicità di alcune informazioni legate al suo nome: a volte hanno avuto ragione di dubitare, altre invece hanno trovato fondatezza in quanto da loro scoperto.

Tante le testimonianze

Tante interviste a testimoni diretti e indiretti, studiosi, storici, scrittori. Massimo Tedeschi, che parla degli incontri tra Semiramide e Mussolini (predisse al dittatore un “futuro infausto”), Italo Balbo, Maria Hardouin di Gallese (vedova di D’Annunzio). Tra i personaggi che la ricordano, il cantautore saretino Charlie Cinelli che rivive la paura provata da bambino alla vista della maga e della figlia di cui si narrava avesse i piedi di capra.

Una bambina, di una grande bellezza ma diversamente abile che con le sue urla, contribuiva a fomentare la paura, gettare mistero e maldicenze sulla madre. Costanzo Gatta narra della predizione, terribile, avveratasi ai danni del pittore Carlo Salodini. E ancora le interviste a monsignor Gianluca Gerbino, direttore Nuovi movimenti religiosi della Diocesi di Brescia, che spiega la posizione della chiesa rispetto alle pratiche magiche e ad un’anziana donna di Desenzano che svelerà una sorprendente profezia avveratasi. Il documentario fa luce su un personaggio bresciano, (la più grande veggente del tempo in Italia), attorno al quale aleggiava il mistero, molto conosciuto all’epoca ma sul quale poco si è scritto negli anni successivi.

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